Rifiuti pericolosi abbandonati lungo la Paullese: tre taniche d’olio esausto alle porte di Paullo

Nonostante le recenti bonifiche, la strada torna ad essere una discarica. L’assessore all’Ambiente: «Serve un intervento urgente della Città Metropolitana»

Ricostruzione tramite IA

A distanza di appena un mese dall’intervento straordinario che aveva permesso di rimuovere quintali di rifiuti, la Paullese torna a essere teatro di degrado ambientale. Nella piazzola di sosta nei pressi del cantiere stradale, all’ingresso della città, sono riapparse piccole discariche a cielo aperto. Tra plastica, bottiglie, sacchi di immondizia e detriti edili, spiccano tre taniche da 20 litri colme di olio esausto per motori: un rifiuto classificato come speciale, altamente inquinante, abbandonato a pochi metri dalla carreggiata. La scena preoccupa non solo per l’impatto visivo, ma per il potenziale rischio ambientale. Il contenuto delle taniche, se disperso nel terreno o nelle falde, potrebbe causare danni gravissimi, mentre il continuo accumulo di rifiuti contribuisce a trasformare le aree di sosta in veri e propri ricettacoli di inciviltà. A denunciare la situazione è l’assessore all’Ambiente del Comune di Paullo, Abdullah Badinjki: «Siamo consapevoli e attenti a fenomeni come questo, ma la Paullese non è sotto la diretta competenza del nostro Comune. La nostra Polizia Locale ha già effettuato un sopralluogo e segnalato la situazione a chi di dovere». Badinjki sottolinea l’urgenza di un intervento da parte della Città Metropolitana di Milano, ente competente per la gestione della Paullese: «Comprendiamo la difficoltà di monitorare tutto il tratto, ma non si può ignorare la necessità di un’azione tempestiva». Il nuovo episodio rilancia il tema della gestione dei rifiuti lungo le arterie extraurbane e dell’efficacia dei controlli nei cantieri aperti, soprattutto in zone già segnate dal degrado. La comunità locale, intanto, chiede risposte concrete per evitare che le bonifiche restino azioni isolate e prive di continuità.