Pavia, aggressione a capotreno, l'uomo è stato picchiato da quattro persone con le catene. De Corato: «militari sui convogli». Podcast.
Sindacati proclamano sciopero: «Questo gravissimo atto si aggiunge ad altri tre gravi episodi di aggressione successivi, in ordine temporale, ai noti fatti di Peschiera del Garda»

All'apertura delle porte del convoglio, l'uomo è stato
picchiato da quattro persone, armate di catene, che si sono accanite senza
proferire parola. L'episodio, avvenuto nella tarda serata di ieri, sul treno
Trenord 10780, è denunciato dalle organizzazioni sindacali che, nello
"stigmatizzare tali atti criminali", hanno proclamato per domani,
giovedì 23 giugno, uno sciopero di due ore per il personale Mobile e per quello
di Assistenza e Controllo di Trenord. Il
capotreno ha riportato una frattura scomposta, riferiscono le organizzazioni
sindacali, e diverse settimane di prognosi. «Questo gravissimo atto si
aggiunge ad altri tre gravi episodi di aggressione successivi, in ordine
temporale, ai noti fatti di Peschiera del Garda», aggiungono in una nota i
sindacati, che esprimono «solidarietà e
vicinanza ai lavoratori vittime di questi ennesimi drammatici episodi che
testimoniano un trend di rapida crescita costante». E chiedono di riavviare
il confronto con le aziende «per
affrontare e risolvere le criticità legate alla sicurezza del personale,
problema la cui soluzione non può più essere procrastinata».
«Esprimo vicinanza al capotreno aggredito
a colpi di catene ieri nel tardo pomeriggio su un treno nella stazione di
Belgioioso, nel pavese». Lo ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza,
Immigrazione e Polizia locale, Riccardo
De Corato, commentando l'ennesima aggressione ai danni di un lavoratore di
Trenord. «Per fermare questi episodi
- ha affermato De Corato - è necessaria
sinergia istituzionale. È evidente che, nonostante i loro sforzi, gli agenti
della Polfer in servizio non sono abbastanza numerosi per tenere sotto
controllo i 2.500 km della rete ferroviaria lombarda. Come ripeto da tempo -
ha proseguito - è fondamentale il
supporto dell'Esercito. Le donne e gli uomini in servizio nelle caserme
lombarde potrebbero garantire un servizio innanzitutto preventivo. Inoltre
- ha aggiunto De Corato - chiederò a RFI
che gli scali ferroviari vengano chiusi negli orari notturni, per evitare che
diventino luoghi di ritrovo per malintenzionati. Va replicato il “modello Lecco”,
che ha portato grandi risultati, anche sugli altri territori della Lombardia.
Come accade nel lecchese, attraverso un'apposita sottoscrizione, anche le altre
Prefetture, tramite fondi regionali, potrebbero impegnare gli agenti della
Polizia Locale a presidio delle stazioni. Ho invitato le altre Prefetture
lombarde - ha concluso l'assessore regionale - a replicare questo accordo sui territori di loro competenza. Quelle di
Como e Lodi hanno declinato la proposta, rispondendo di non avere problemi di
sicurezza. Da altre Prefetture, come quella di Pavia, siamo ancora in attesa di
risposta mentre con quella di Varese stipuleremo l'accordo entro la fine del
mese. Nei prossimi giorni, inoltre, insieme a Trenord, invitando anche Rete
Ferroviaria Italiana, incontrerò tutte le organizzazioni sindacali».