Peschiera, in arrivo 42.000 metri cubi di nuove costruzioni

Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale e Peschiera Bene Comune si oppongono ai progetti urbanistici dell'Amministrazione che avrebbero un notevole impatto sul territorio

Peschiera Borromeo frazione Bellaria

Peschiera Borromeo frazione Bellaria L'area individuata per accogliere la capacità edificatoria di Cascina Deserta

L’Amministrazione di Peschiera Borromeo ha in programma quattro progetti urbanistici da portare a compimento prima della fine del proprio mandato: il recupero della Cascina detta "Deserta" a San Bovio, l'intervento in via Liguria, un distributore di gas metano e un nuovo intervento a Bellaria. Questi progetti hanno suscitato le reazioni del Gruppo Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale e di Peschiera Bene Comune. Alla base delle loro perplessità vi sarebbe il notevole impatto che avrebbero sul territorio in termini di cementificazione. Il gruppo FI-AN nel ha espresso il proprio dissenso, bocciando per la sua totalità la Variante urbanistica di “Cascina Deserta” a San Bovio, dove l’analisi dettagliata degli elaborati degli operatori che hanno presentato le varianti urbanistiche, consentirebbe poi di costruire non solo il progetto proposto, ma anche una nuova cubatura, con la costruzione di 80 nuovi appartamenti. «Troppo pericoloso – dichiarano il Coordinatore Cittadino Stefano Faita e il portavoce del direttivo Giulio Carnevale - realizzare un insediamento di quella portata, in un area già di per sé problematica per la circolazione. La Mirazzano-Vimodrone è una strada stretta, difficoltosa anche per i mezzi di soccorso. Non può sostenere la circolazione di un autobus. Insieme al fatto che non sia previsto nessun collegamento ciclo-pedonale con le altre frazioni, non ne fa il luogo ideale per un insediamento urbanistico come quello chiesto dagli operatori. Tanto meno ci possono essere nell'area edifici adibiti a funzione pubblica, troppo fuorimano e difficilmente raggiungibili. Il rischio – continuano - in caso di eventi è di paralizzare la circolazione. La mancanza di informazioni legate al progetto della “Cascina Sociale” che dovrebbe nascere qui, non consente di sapere quale esigenza della comunità soddisferebbe. Oltretutto l’Amministrazione Comunale ha già avviato un progetto “Orti Solidali” in un area più accessibile e centrale di Peschiera Borromeo. Progetto che prevede l’uso di aree, casette e attrezzature destinate alle associazioni. L’attivazione di un progetto come la “Cascina Sociale”, se, per esempio destinato anche a momenti di incontro, esigerebbe – concludono i due esponenti di Fratelli d’Italia - un notevole parcheggio pubblico, non contemplato dal progetto». Fratelli d’Italia –Alleanza Nazionale propone che l’area ceduta direttamente al Comune di Peschiera Borromeo, venga quindi utilizzata per la realizzazione della Scuola per l’infanzia, necessaria alla frazione, prevista nel  P.I.I. di Bellaria, ma annullata con Deliberazione del Consiglio comunale n.68 del 28 Novembre 2013. 
In data 31 Ottobre 2015, sono state protocollate alcune osservazioni in merito anche da parte dell’associazione “Peschiera Bene Comune” che si è presa l'incarico di capire il contenuto di questi progetti con l'aiuto dei Consiglieri Comunali del gruppo "Movimento 5 Stelle" Davide Toselli e Paolo Spreafico, nonché approfittando dell'esperienza dei componenti di Peschiera Riparte e dei Consiglieri Comunali: Anna Baratella, Giancarlo Capriglia e Antonella Parisotto. «Quella che vogliamo esprimere non è un'opposizione a priori a questi progetti ma, vista la scarsità degli strumenti di partecipazione messi in atto da questa Amministrazione, esprimiamo una forte bisogno di capire a fondo le intenzioni della Giunta e della Maggioranza. Non vorremmo – continuano nel Comunicato Stampa - che il prossimo termine di questa giunta ed i tempi stretti per l'approvazione di queste modifiche portino i nostri amministratori cittadini a fare scelte frettolose che poi ricadranno per anni sui cittadini di Peschiera Borromeo. E' nostra intenzione utilizzare tutti i mezzi a disposizione per difendere il nostro futuro e il nostro territorio. Così come faremo di tutto per informare la comunità su cosa sta accadendo nelle "stanze dei bottoni" della nostra città». Tornando nello specifico sulla cementificazione conseguenza dei progetti : «Benché vengano presentati come semplici varianti al Piano di Governo del Territorio vigente sicuramente hanno un loro peso, considerato il fatto che ne è stata chiesta l'esclusione dalla Valutazione Ambientale Strategica. Come tutti i cittadini hanno ormai capito da molto tempo una variante, che sia al vecchio Piano Regolatore o al nuovo PGT, comporta generalmente un pezzo del nostro territorio che viene cementificato, un aumento di traffico e altre ricadute sulla città».