Una RSA al parco Avis, ultima chiamata per salvare il bilancio di Rodano

Il Sindaco Bruschi, e l'Assessore Sanna, rivendicano la necessità della vendita del parco e l'annessa costruzione della RSA, per rientrare nel Patto di Stabilità, ma non vi sono offerte

Il Sindaco di Rodano, Danilo Bruschi

Il Sindaco di Rodano, Danilo Bruschi

Rodano, continua il dibattito in città  intorno alla possibilità che venga realizzata una nuova residenza socio assistenziale per anziani nel parco Avis.  Lo scorso 17 giugno, l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Danilo Bruschi, ha attivato un bando di gara per l’alienazione del terreno in questione. Il Parco Avis è un’area verde posta tra via De Gasperi e via Terra, che conta una superficie catastale complessiva pari a mq. 4.070,00. Molti gruppi di cittadini si oppongono a tale scelta, ma non sono contrari alla costruzione di una nuova Rsa, piuttosto all’area predisposta al progetto. In realtà, non vi è nulla di concreto, ma la casa di riposo verrà costruita esclusivamente nel caso in cui l’ente locale troverà un operatore, disposto a realizzare l’eventuale progetto entro il 27 luglio, giorno di scadenza del bando. «Con questa scelta – ha spiegato il Sindaco di Rodano, Danilo Bruschi – abbiamo voluto coniugare il bisogno di denaro del nostro Comune, alla possibilità di creare dei servizi per i nostri concittadini, con ricadute importanti nella nostra economia. L’Rsa sembrava l’idea migliore, anche in merito all’invecchiamento dell’età media del paese». Il comitato per la salvaguardia del Parco Avis, contemporaneamente, ha portato avanti diverse iniziative, come una raccolta firme organizzata in piazza IV novembre a Lucino e in piazza delle Betulle a Millepini, appoggiata anche da alcuni gruppi politici. Il motivo alla base della vendita dell’area verde, è però da ricondurre a una vera e propria necessità. «L’eventuale vendita del terreno – ha dichiarato il Sindaco Danilo Bruschi – è legata al bilancio di previsione. Chi è interessato al bando, dovrà pagare 380.00 euro, ovvero la somma necessaria per il patto di stabilità  e per essere in regola con il finanziamento degli Enti Locali. Se salta il bando, salta il patto, anche se abbiamo già pensato ad un piano B. Si tratterebbe – continua il Sindaco – di un piano d’emergenza, che comprende  il reiterato tentativo di vendita dell’ambulatorio Millepini (140.000 euro), anche se a questo ricavo, andrebbero aggiunti ulteriori tagli e strategie per rientrare nel patto».
Anche l’Assessore all’Ambiente e all’Urbanistica, Cristian Sanna, ha sottolineato la necessità di questa vendita: «Decidere di vendere l'area del parco AVIS non è stata una scelta facile ma purtroppo non avevamo altre valide alternative. Inoltre, trovo legittima la protesta dei cittadini residenti nella zona, che si vedono privati di parte del verde esistente, ma la ritengo decisamente fuori luogo nelle forme e toni utilizzati. Se approfondissero – continua l’Assessore Sanna - con maggior cognizione di causa il problema, scoprirebbero che tra tutte le aree di cui il Comune dispone quella individuata è quella di minore estensione ». Per quanto concerne la protesta veemente di alcuni gruppi politici «Mi chiedo – conclude l’Assessore - dove fossero costoro che oggi gridano alla cementificazione, quando nei vent'anni passati la precedente amministrazione, (senza avere l'onere del patto di stabilità da rispettare, tranne l'ultimo anno di governo), vendeva il patrimonio pubblico e costruiva ovunque migliaia di metri-cubi di cemento». La decisione di alienare il terreno, esclusivamente per la realizzazione e gestione di una struttura di interesse pubblico o generale, per Residenza Socio Assistenziale per Anziani e annessi servizi, è stata comunicata alla cittadinanza nell’assemblea pubblica del 29 aprile 2014, mentre il bando è stato attivato il 17 giugno 2015. Ma tra dibattiti, incomprensioni e la scadenza che si avvicina, la possibilità che il bando vada a buon fine, accompagnato dall’approvazione del progetto, si fa sempre più ardua, con tutti i problemi che ne conseguono