9 Novembre 2020, è caduto il “muro”che divideva San Donato e Peschiera: inaugurata la pista ciclopedonale che unisce i due comuni

La realizzazione dell’opera ha richiesto un investimento di circa 2 milioni e 200mila euro, la maggior parte del quale garantito da un contributo regionale

I sindaci di Peschiera Borromeo e San Donato Milanese

I sindaci di Peschiera Borromeo e San Donato Milanese

31 anni  dopo la caduta del muro di Berlino che sancì la scaduta del comunismo, anche il “muro” che divideva le due città milanesi è finalmente caduto. Per la prima volta si potrà andare in sicurezza da San Donato Milanese a Peschiera Borromeo e viceversa  passeggiando a piedi o in bicicletta. Fino ad orai due comuni erano connessi tra loro unicamente dalla Paullese. Per transitare in bici e a piedi sul ponte a scavallo del fiume Lambro, si rischiava la vita. I Sindaci delle due città, nella tarda mattinata del 9 novembre, data storica significativa, hanno inaugurato la pista, infrastruttura che riscrive il sistema di mobilità dolce dell’intero quadrante sud est del Milanese. Il percorso di colore rosso corallo si snoda per 5 chilometri e 200 metri da piazza 9 novembre 1989 (Caduta del Muro di Berlino, una data che ritorna), via d’accesso al Terminal M3, alla peschierese via Carducci (in zona Laghetto Azzurro). 4 chilometri sono nel territorio sandonatese e 1.200 metri su quello di Peschiera. La via ciclabile si sviluppa lungo l’asse Caviaga-Piadena-Bellincioni-Cefalonia-Europa, virando poi verso est su via Maritano. Da qui, attraversata l’area verde lungo le sponde del Lambro, entra nel territorio peschierese attraversando il fiume grazie al ponte (parallelo alla Paullese) a campata unica lunga 35 metri e con una superficie calpestabile larga 4 metri. Valicato il Lambro, la pista s’innesta nel sistema ciclabile peschierese che è connesso con mete gettonate tra i ciclisti – famiglie con bambini e sportivi – come l’Idroscalo, il parco Forlanini e il castello Borromeo. Contestualmente, la nuova via permetterà di alleggerire il traffico veicolare in transito tra le due città. Pendolari, studenti e clienti del centro commerciale potranno muoversi in bicicletta, rinunciando all’uso dell’auto. La realizzazione dell’opera ha richiesto un investimento di circa 2 milioni e 200mila euro, la maggior parte del quale garantito da un contributo regionale pari a 1 milione e 400 mila euro. Della quota restante se ne sono fatti carico i due Comuni (SDM per 375mila euro e PB per 435mila euro). I due sindaci si sono incontrati a metà del ponte che scavalca il Lambro scoprendo insieme la targa che reca l’intitolazione a Gino Bartali.