Segala: «Siamo fieri di essere italiani, uniti da quei valori di uguaglianza, di libertà, di solidarietà, alla base della nostra Repubblica»

Il Sindaco di San Giuliano Milanese celebra il suo discorso per la Festa della Repubblica del 2 Giugno ricordando come tutti debbano contribuire al bene comune

Marco Segala

Marco Segala

L'intervento Istituzionale del Sindaco di San Giuliano Milanese

Buongiorno a tutti,

È un anniversario della Repubblica inusuale, a causa dell’emergenza da cui il nostro Paese sta lentamente riemergendo, ma proprio per il rinnovato senso di coesione che sta caratterizzando questa fase storica, la celebrazione del 2 giugno assume ancor più significato: siamo fieri di essere italiani, uniti da quei valori di uguaglianza, di libertà, di solidarietà, di aiuto reciproco, che sono alla base della nostra Repubblica.

Questi valori sono il regalo più prezioso che ci ha consegnato la Liberazione e che si sono consolidati proprio con i fatti che accaddero il 2 e il 3 di giugno 1946: gli italiani scelsero una nuova forma di governo con un referendum in cui prevalse - con oltre due milioni di voti - la forma repubblicana su quella monarchica. Celebriamo quindi con orgoglio il 74° “compleanno” dell’Italia repubblicana, un’Italia già da tempo unita ma che solo allora, dopo due sanguinose guerre mondiali, seppe risorgere con uno slancio d’orgoglio e riprendere le redini del proprio destino, dandosi al contempo una moderna e innovativa forma di governo, garanzia ancora oggi di democrazia e libertà.

I passaggi istituzionali che portarono alla redazione dalla nostra Carta Costituzionale non furono certo privi di conflitti e contrapposizioni. Le prime libere elezioni diedero vita all'Assemblea Costituente con il compito di redigere la Carta e fu un percorso complesso, segnato dalle forti lacerazioni che il clima storico e politico dell'epoca si portava dietro. Ma il grande valore morale di quegli uomini virtuosi consentì di far prevalere la comunanza di intenti sui contrasti, in nome di un unico interesse superiore, quello del Popolo Italiano.

Le decisioni assunte e il successivo varo della Costituzione permisero così alle eccellenze culturali, artistiche, industriali e a tutti i cittadini italiani di esprimersi liberamente, di agire da protagonisti per lo sviluppo del Paese, con un rinnovato senso di responsabilità e di consapevolezza.

Ecco perché la Repubblica rappresenta per tutti noi uno spazio aperto, in cui le differenti sensibilità e i legittimi interessi di parte devono trovare la possibilità di un confronto libero, democratico e rispettoso dell'opinione altrui.

Ricordo il primo messaggio all’Assemblea Costituente di Enrico De Nicola: “La grandezza morale di un popolo si misura dal coraggio con cui esso subisce le avversità della sorte, sopporta le sventure, affronta i pericoli, trasforma gli ostacoli in alimento di propositi e di azione, va incontro al suo incerto avvenire. La nostra volontà gareggerà con la nostra fede. E l'Italia – rigenerata dai dolori e fortificata dai sacrifici – riprenderà il suo cammino di ordinato progresso nel mondo, perché il suo genio è immortale. Ogni umiliazione inflitta al suo onore, alla sua indipendenza, alla sua unità provocherebbe non il crollo di una Nazione, ma il tramonto di una civiltà: se ne ricordino coloro che sono oggi gli arbitri dei suoi destini. Non si costruisce un nuovo ordinamento internazionale, saldo e sicuro, sulle ingiustizie che non si dimenticano e sui rancori che ne sono l'inevitabile retaggio. La Costituzione della Repubblica italiana sarà certamente degna delle nostre gloriose tradizioni giuridiche, assicurerà alle generazioni future un regime di sana e forte democrazia, nel quale i diritti dei cittadini e i poteri dello Stato siano egualmente garantiti, trarrà dal passato salutari insegnamenti, consacrerà per i rapporti economico-sociali i principi fondamentali, che la legislazione ordinaria – attribuendo al lavoro il posto che gli spetta nella produzione e nella distribuzione della ricchezza nazionale – dovrà in seguito svolgere e disciplinare”.

La Festa della Repubblica ci ricorda ancora una volta che ognuno di noi deve contribuire alla costruzione di ciò che è il bene comune. Un esempio concreto lo abbiamo visto proprio in questi mesi di emergenza sanitaria, in cui tante donne e tanti uomini in tutto il Paese si sono mobilitati e hanno dato un contributo concreto per aiutare chi era più fragile e in difficoltà. Mettendoci al servizio dei valori più alti che stanno alla base del benessere comune, realizzeremo quindi nel concreto i princìpi fissati dalla nostra Costituzione e renderemo onore ai tanti sacrifici di vite umane che il popolo italiano ha dovuto subire nel passato più lontano, come in quello purtroppo più recente.


Ritengo, da cittadino e da Sindaco della città di San Giuliano Milanese, che sia davvero importante, soprattutto in questo momento storico, che noi tutti cogliamo l'occasione per celebrare, distanti fisicamente, ma uniti e orgogliosi della nostra italianità, l'anniversario della Repubblica. Solo in questo modo il 2 giugno può continuare a rappresentare l'occasione per rafforzare il nostro sentirci parte attiva di una comunità locale e nazionale e per trovare il giusto equilibrio tra i diritti e i doveri di ognuno, ponendo al centro dell'agire quotidiano la libertà dell'individuo, al pari del rispetto della dignità umana di ogni donna e ogni uomo.

 

Viva la Costituzione! Viva l’Italia! Viva la Repubblica!

Il Sindaco
Marco Segala