Cattaneo, ex discarica di Montebuono di Vizzolo Predabissi: «In quattro anni rimossi 53.000 metri di percolato. La chiusura non ci compete»

L’Assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia precisa: «Sulla chiusura definiva della discarica la competenza è della Città Metropolitana di Milano. La decisione sul destino dell'area e la pianificazione urbanistica spettano all'Amministrazione comunale»

L'area della ex discaria di Montebuono

L'area della ex discaria di Montebuono Fotogramma 2016

Un dettaglio del sito abbandonato oggi riqualificato

Un dettaglio del sito abbandonato oggi riqualificato Fotogramma 2016

L'assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, oggi 8 giugno 2021, è intervenuto in Consiglio regionale per rispondere a una interrogazione in merito al recupero e destinazione finale dell'area della ex discarica di Montebuono a Vizzolo Predabissi. «Regione Lombardia - ha detto Raffaele Cattaneo - ha destinato consistenti risorse pubbliche per l'area della ex discarica di Montebuono a Vizzolo Predabissi/Mi, ai sensi dell'art. 17 bis della l. r. 26/2003, che prevede espressamente la possibilità di accedere a finanziamenti regionali esclusivamente 'in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica derivanti da rischi o da fenomeni di inquinamento ambientale conseguenti ad attività di gestione dei rifiuti cessate”». La dotazione assegnata alla bonifica del sito di Vizzolo Predabissi , è stata pari a 3.711.240 euro, serviti per la gestione emergenziale e la messa in sicurezza permanente della discarica in località Montebuono, con il completamento della copertura.  «Il finanziamento per la messa in sicurezza di questa area - ha aggiunto l'assessore - ha preso avvio dalla necessità di garantire con risorse pubbliche le attività di post-gestione della discarica cessata. In quanto, a causa dell'incuria del gestore obbligato, la discarica si trovava in stato di abbandono con gravi criticità ambientali e sanitarie riscontrate da Città Metropolitana e Arpa Lombardia. In particolare, era presente la fuoriuscita di percolato dal corpo rifiuti con conseguente sversamento dello stesso nel fiume Lambro e sul suolo e con contaminazione delle acque sotterranee. La gestione emergenziale avviata con finanziamento regionale - ha precisato l'assessore all'Ambiente - e attuata dal Comune di Vizzolo Predabissi tramite Cem Ambiente ha garantito l'estrazione e lo smaltimento del percolato presso impianti autorizzati, per un totale di 53.000 metri cubi rimossi in 4 anni. Inoltre, Cem Ambiente ha proceduto alla realizzazione di nuovo impianto di estrazione, con oltre 5.000.000 di metri cubi di biogas convogliato in torcia per la combustione. Oltre ad aver eseguito attività di manutenzione ordinaria e straordinaria della discarica e i monitoraggi ambientali periodici. Regione Lombardia - ha proseguito Cattaneo - non ha competenza amministrativa in merito alla definizione degli interventi di chiusura della discarica che, infatti, devono essere autorizzati dalla Città Metropolitana di Milano. Né compete a Regione individuare il destino finale dell'area, considerate le competenze in materia di pianificazione urbanistica dell'Amministrazione comunale per la gestione del proprio territorio. Tuttavia - ha concluso l'assessore - viste le criticità ambientali e di igiene pubblica sopra ricordate, ha esclusivamente garantito la copertura dei costi sia per la gestione emergenziale della discarica che per la chiusura definitiva».
Un dettaglio del sito abbandonato oggi riqualificato

Un dettaglio del sito abbandonato oggi riqualificato Fotogramma 2016