Coronavirus, dalle donazioni al sostegno ai più fragili fino ai disegni dei bambini. Sono numerose le iniziative solidali avviate per rispondere all’emergenza

Si susseguono da giorni le iniziative di coloro che si mobilitano in soccorso del prossimo. In alcuni casi basta un piccolo gesto per fare la propria parte. È l’Italia che non vuole saperne di arrendersi

La lotta al Coronavirus, il tentativo di arginare il contagio in attesa che il picco dell’infezione inizi a calare, è ormai diventata una guerra. Che si combatte giorno per giorno, ora per ora, ammaltato dopo ammalato. In prima linea ci sono ovviamente loro, medici, infermieri e tutto il personale sanitario addetto alle strutture ospedaliere. Sono gli eroi moderni, e lo stanno dimostrando. Ogni giorno ci mettono la faccia e il cuore, mettono la propria salute a repentaglio pur di salvare la vita di chi è in pericolo; non sono sprezzanti del rischio, anzi. Probabilmente hanno paura come tutti noi, ma vanno avanti a turni massacranti di 10-12 ore. Non ci sono più né domenica né ferie, la lotta contro il tempo non ammette soste. Ma loro, medici e infermieri, da soli non ce la possono fare. C’è bisogno dell’aiuto e del sostegno di tutti noi; per giunta, non ci sono solo gli ammalati gravi, quelli ricoverati. Il numero delle persone a rischio o semplicemente in difficoltà è elevatissimo. È per far fronte a queste necessità che nelle ultime settimane si stanno moltiplicando le reti di solidarietà e le iniziative di ogni genere in favore di chi è solo o fatica ad andare avanti. Le risposte a questa fase emergenziale sono state le più disparate, dagli striscioni di incoraggiamento alle iniziative benefiche. Solo per citarne alcune, Giorgio Armani ha deciso di chiudere ogni attività riconducibile al proprio marchio per tutelare la salute dei propri lavoratori e ha donato una considerevole somma al fine di implementare la ricerca sul Covid-19 e fronteggiare questo frangente critico; sulla stessa lunghezza d’onda si sono mossi il rapper Fedez e la moglie Chiara Ferragni, i quali hanno anche lanciato una petizione per una raccolta fondi in favore dell’Ospedale Sacco di Milano, insieme allo Spallanzani di Roma trincea di prima linea nella guerra al virus. Così hanno fatto altri numerosi industriali e imprenditori, fino alle piccole donazioni dei risparmiatori. Nell’ultima partita disputata dal suo Sassuolo prima della sosta forzata del campionato di calcio, Ciccio Caputo, reduce da una doppietta, ha esultato mostrando un cartello recante la scritta «Andrà tutto bene». Sono piccoli gesti, ma restituiscono bene l’idea di un’Italia che spera e che si rifiuta di accettare con sottomissione l’imporsi di un contagio spaventoso. Lo dimostrano anche i disegni dei bambini, alcuni esposti fuori dalle finestre delle case; forse senza comprenderne appieno il significato, anche i più piccoli colgono l’importanza di superare questo periodo critico, caratterizzato anche all’interno dei nuclei familiari da inevitabili tensioni e preoccupazioni. Nei loro disegni, i bambini raffigurano l’arcobaleno, il sole, le persone che si tengono per mano e giocano insieme, si sprecano i colori dell’iride a formare la bandiera della pace. E poi ci sono gli anziani, sicuramente tra le fasce di popolazione più colpite, maggiormente a rischio e in difficoltà. Ma i vecchi sono anche un modello a cui guardare, loro che nella vita ne hanno passate tante, dalla guerra alla contestazione, dalla crisi petrolifera alla paura degli euromissili, dalle rivoluzioni alla caduta dell’Urss. I nonni sanno che anche questa situazione di emergenza si risolverà, come tutte le altre, perchè il tempo sana le ferite. Hanno sempre una parola di conforto per i più giovani che rimangono smarriti di fronte alle incertezze del mondo. E non ce ne voglia chi dice che le vecchie generazioni, con i loro eccessi e i loro sprechi, ci hanno sottratto il futuro; se oggi siamo dove siamo e viviamo in un certo modo è anche grazie a loro, che hanno patito la fame senza lamentarsene e hanno contribuito a rendere il mondo un posto migliore e più accogliente per quell’esile creatura che è l’essere umano. Ascoltiamo i nonni e allo tesso tempo aiutiamoli. Le iniziative in favore degli anziani in questi giorni si moltiplicano: c’è chi organizza servizi di ritiro ricette e consegna di farmaci a domicilio come Lloyds Farmacia in collaborazione con Energie sociali Jesurum; è stato poi approntato un servizio di taxi (Taxiblu e Autoradiotaxi 8585) che mette a disposizione un numero quotidiano di corse per accompagnare le persone in difficoltà ad appuntamenti indifferibili; la grande distribuzione si è mobilitata e resa disponibile per consegne di alimentari – e non solo – a domicilio a prezzi minimi o a titolo gratuito. Allo stesso modo Amazon Prime Now da qualche giorno effettua consegne senza costi aggiuntivi di spedizione per gli importi superiori a 15 euro. Il Comune di Milano, così come molte altre realtà italiane, ha approntato un servizio sia on-line che telefonico a cui rivolgersi per evenienze di ogni sorta e per avere indicazione su come fronteggiare eventuali situazioni problematiche. A fornire il proprio aiuto attraverso piccoli quanto significativi gesti sono stati anche molti commercianti e lavoratori autonomi, come la pasticceria milanese che regala le torte a chi non ha la possibilità di acquistarle e il panificio di Pantigliate che offre gratuitamente il pane alle persone bisognose. Un particolare appello è inoltre giunto dal professor Brusaferro, presidente dell’Istituito Superiore di Sanità, il quale ha invitato coloro che abitualmente donano il proprio sangue a perseverare in tale pratica per sostenere anche così gli sforzi delle strutture mediche. Come dimenticare poi le innumeri energie messe in campo dalla Croce Rossa e da tutte le organizzazioni benefiche che grazie al sostegno di migliaia di volontari agiscono con tempestività per tamponare le situazioni critiche? Sono molte, da Nord a Sud della Penisola le iniziative per correre in aiuto dei senzatetto e di tutte le persone che necessitano di accoglienza e assistenza medica, operazione denominata "Piano Freddo" e sostenuta, tra gli altri, da Emergency. Anche Amplifon è scesa in campo per supportare i propri clienti a titolo gratuito. Un attestato di stima che dobbiamo tributare è inoltre rivolto a tutti i docenti, insegnanti, maestre e maestri che quotidianamente e tra mille difficoltà cercano di continuare a svolgere il proprio fondamentale lavoro di istruzione dei giovani, perché se è vero che «con la Cultura non si mangia», è altrettanto vero che senza di essa il progresso umano non potrebbe esistere. Da parte nostra non possiamo che associarci ai molti che già l’hanno fatto e ripetere l’ormai celebre mantra: «Restiamo a casa, andrà tutto bene!»
Emanuele Grassini

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