Coronavirus: Il mondo delle imprese si mobilita con maxi donazioni per far fronte all'emergenza

Aziende come Gruppo Armani, Intesa San Paolo e Unicredit hanno “staccato” assegni consistenti. Altre realtà scelgono invece di donare materiale utile ad arginare il contagio. Chiara Ferragni e Fedez lanciano una raccolta fondi a favore del San Raffaele

L'emergenza sanitaria legata al Coronavirus ha fatto scattare una corsa alla solidarietà da parte del mondo delle imprese e delle aziende, pronte a scendere in campo per supportare concretamente chi sta lavorando per sconfiggere l'epidemia. 

Dal mondo della moda, lo stilista italiano Giorgio Armani ha fatto sapere che donerà 1,25 milioni di euro agli ospedali Luigi Sacco di Milano, San Raffaele e all’Istituto dei tumori di Milano, oltre al Lazzaro Spallanzani di Roma per supportare le loro attività di ricerca e di assistenza ai malati. La donazione è rivolta anche alle attività della Protezione civile italiana. Chiara Ferragni e Fedez, attraverso una donazione a livello personale di 100.000 euro, hanno dato il via alla campagna di raccolta fondi Gofundme (https://www.gofundme.com/f/coronavirus-terapia-intensiva) destinata alla creazione di nuovi posti letto all’interno del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele, parte del Gruppo San Donato, a oggi indispensabili per affrontare l’emergenza sanitaria del Coronavirus e per fornire gratuitamente a ciascun paziente la cura medica di cui ha urgentemente bisogno. Accedendo direttamente alla campagna di Gofundme, sarà possibile dare una donazione minima di € 5.

Nella realtà della grande distribuzione alimentare, Esselunga ha lanciato un piano straordinario di donazioni a ospedali e istituti impegnati nell'emergenza (dallo Spallanzani di Roma al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, passando per il San Matteo di Pavia, solo per citarne alcuni) da 2,5 milioni di euro. Agli ultra 65enni, inoltre, ai quali è stato rivolto l'invito di restare a casa, è stato attivato il servizio di consegna gratuita della spesa. Eurospin, altro supermercato interamente di proprietà italiana, annuncia la decisione di sostenere l’Istituto Nazionale Spallanzani di Roma e l’Ospedale Sacco di Milano  donando 100.000 € equamente ripartiti fra i due centri.

Anche gli istituti di credito sono pronti a prendere parte alla gara di solidarietà. Unicredit ha messo sul piatto prima 500 mila euro, poi un altro milione e mezzo, perché la Protezione civile possa acquistare materiale utile ad affrontare l'emergenza. Intesa San Paolo, invece, si è detta pronta a donare fino a 100mln di euro  per progetti specifici che affrontino l'emergenza sanitaria. «Tra gli obiettivi – ha affermato  Carlo Messina, ad di Intesa San Paolo - c'è quello di rafforzare le strutture di terapia intensiva, portando i posti letto da 5.000 a 7.500. Ulteriori risorse potranno essere utilizzate per creare ospedali da campo e per l' acquisto di apparecchiature mediche. Anche se donare soldi allo Stato non è semplice anche perché vogliamo legare le nostre donazioni a interventi specifici. Servirebbe una norma che ci aiuti a farlo. A noi e a tanti altri che siamo sicuri seguiranno». Banca Mediolanum, dal canto proprio, ha annunciato una donazione da 100 mila euro al Sacco di Milano. 

C'è poi  Xiaomi, colosso della telefonia made in China, ha donato un ingente quantitativo di mascherine alla Protezione Civile, mentre AngeliniPharma, la casa farmaceutica dell'Amuchina, ha messo a disposizione fin da subito 40 mila flaconi di gel per le mani a Lombardia e Veneto. Anche il patron dell'Inter, Steven Zhang, ha annunciato una donazione pari a 100mila euro a favore dell'ospedale Sacco di Milano.
Redazione Web

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