Le mani della ‘ndrangheta sui parcheggi di Malpensa

Vasta operazione antimafia dei carabinieri, eseguiti 34 arresti in tutta Italia e sequestrati tre parcheggi privati

Le cosche puntavano ai parcheggi attorno all'aeroporto di Malpensa e alla costruzione di nuove attività commerciali in aree dei comuni adiacenti con i relativi proventi. È questo uno degli aspetti che emergono dall'inchiesta "Krimisa" che ha portato, giovedì 5 luglio, all'arresto di 34 persone accusate a vario titolo di reati commessi con l'aggravante del metodo mafioso. Si tratta di 32 italiani, un marocchino e una donna rumena. Il gip della procura di Milano ha disposto il sequestro di due parcheggi privati, "Malpensa Car Parking" e "Parking Volo Malpensa", oltre a metà delle quote della società "Star Parkings", che non si trovano nell'area aeroportuale. In totale il decreto ha consentito di sequestrare beni per un valore complessivo di 2 milioni di euro. I carabinieri sono riusciti a documentare summit criminali durante i quali, oltre alle questioni prettamente politiche, c'era anche la pianificazione imprenditoriale della cosca, i cui proventi erano investiti in parte nell'acquisto di ristoranti e di terreni per la costruzione di parcheggi poi collegati con navette all'aeroporto. I 34 fermati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati quali associazione di tipo mafioso, danneggiamento seguito da incendio, estorsione, violenza privata, lesioni personali aggravate, minaccia. Ma anche detenzione e porto abusivo di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. E inoltre truffa aggravata ai danni dello Stato, intestazione fittizia di beni e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico.
Redazione Web

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