Rho, rapine a gioiellerie e sale slot, re arresti

L'ammontare dei colpi si aggira sui 350mila euro e il gruppo è accusato di rapina in concorso aggravata, ricettazione, detenzione illegale di arma e lesioni personali.

Foto di Simon da Pixabay

L'analisi dei filmati ha permesso di individuare due pregiudicati

(MIANEWS) Milano, 03 MAR - Il primo marzo i Carabinieri hanno arrestato su ordine del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Milano un 35enne, un 28enne e un 25enne ritenuti responsabili di sei rapine a sale slot, centri scommesse e gioiellerie nelle zone di Rho, Lainate e Caronno Pertusella. L'ammontare dei colpi si aggira sui 350mila euro e il gruppo è accusato di rapina in concorso aggravata, ricettazione, detenzione illegale di arma e lesioni personali. Le indagini condotte dai Carabinieri di Rho sono partite dalla rapina del 17 novembre scorso commessa ai danni di un centro scommesse di Lainate. L'analisi dei filmati ha permesso di individuare due pregiudicati con fisionomia simile a quelle dei due rapinatori. La conferma della loro identità e della loro complicità è emersa chiaramente nella rapina commessa il 15 gennaio scorso ai danni della gioielleria all'interno del Rho-Center: dopo aver visionato le immagini delle telecamere interne ed esterne del centro commerciale, gli investigatori sono risaliti a una vettura, definita 'pulita', normalmente in uso ai due rapinatori. Dalle intercettazioni è stato individuato il terzo complice di 28 anni e incensurato. Durante le rapine i tre avevano il volto coperto da maschere in lattice e erano armati di fucile e pistola che spesso puntavano al volto dei dipendenti per farsi consegnare il denaro. Fucile a canne mozze e maschere in lattice sono poi state ritrovate nel corso di una perquisizione a casa di uno degli arrestati. L'ultima rapina, questa volta a volto scoperto, è stata commessa il 22 febbraio ai danni di una gioielleria di Rho e i tre hanno sottratto gioielli per un valore complessivo di 260mila euro. I rapinatori si trovano ora a San Vittore e due di loro sono stati arrestati in un appartamento di Rozzano dove pensavano di aver meno possibilità a essere rintracciati.