“Le Gev? Nessun futuro senza il supporto delle istituzioni”

Le Gev, nate all’inizio del 2007 dalla volontà condivisa della passata commissione ecologia (extra commissione consigliare in carica al Comune, ora rimossa), si sono distinte fin da subito per le importanti attività svolte a favore della comunità e della salvaguardia dell’ambiente.
La prima meta prefissata fu la scelta di mappare tutte quelle strade vicinali o non segnate sulle carte del territorio di Mediglia.
Dopo aver raggiunto l’obiettivo nei primi 6-8 mesi di esercizio, le Gev si sono dedicate alla ricerca sistematica dei siti di discarica abusivi, alla loro segnalazione e al censimento.
Le altre attività portate avanti dai volontari sono state la perlustrazione e i controlli dei parchi cittadini volti a individuare il degrado delle attrezzature e l’abbandono selvaggio di rifiuti; l’assistenza e la partecipazione a qualche manifestazione del paese o camminata ecologica; le missioni di sanzionamento per il cattivo conferimento dei rifiuti urbani in orari e luoghi non conformi.
Sfortunatamente, queste azioni sono state sospese a causa della mancanza di personale. “Le azioni che ci eravamo preposte erano molte ma in due non si riesce a far nulla”, spiega con rammarico Bruno Zanchetta, ex Gev. “Inoltre, si sortivano pochi risultati perché dopo le varie segnalazioni riferite al comandante della Polizia Locale, che effettuavamo per aiutare ed invitare i cittadini ad un corretto riciclaggio, purtroppo non accadeva nulla, se non con il nostro sollecito”, prosegue.
Comunque nulla è perduto e anche il volontario Zanchetta, nel caso in cui vengano garantite alcune condizioni, quali la maggior attenzione da parte dell’Amministrazione comunale e una massiccia partecipazione di volontari, è disposto al reintegramento.
“Comunque il servizio non è ancora morto, siamo in una fase di stallo”, riporta Luigi Sansevero, uno delle ultime Gev attive, rivelandoci di aver incontrato il vicesindaco Paolo Bianchi per discutere della faccenda.

Maurizio Zanoni