Mediglia: “Sfida all’Ok Corral”

Mentre il Sindaco leva le deleghe alla Giunta il PDL perde i pezzi

Il sindaco tradito revoca le deleghe a tutta la Giunta e la maggioranza va a pezzi. Proprio quel sindaco che la settimana prima avevano cercato di sfiduciare con la motivazione di lentezza nel prendere importanti decisioni. Accusa rimandata al mittente dal primo cittadino: «Ognuno si prenda le proprie responsabilità, in Giunta non sono da sola». La sfiducia andò a vuoto, perché mancava l’undicesima e decisiva firma. Gli ex assessori Liviana Bonucci, Vincenzo Bovio e il consigliere comunale Gino Perrone non avevano sottoscritto il documento. Anche dal fronte delle opposizioni non era arrivato l’appoggio, forse sperato, per riuscire a concludere anticipatamente la legislatura e andare a votare un anno e mezzo prima. Carla Andena, che ha fatto sapere che non intende dimettersi perché vuole concludere il suo mandato, venerdì scorso ha revocato le deleghe al vicesindaco Paolo Bianchi e agli assessori Pasquale Porcelli (lavori pubblici), Giacomo Lusso (assessore all’urbanistica), Nunzio Coscia (assessore ai servizi sociali), Antonio Arrigoni (assessore al’istruzione). Cosa succederà a Mediglia alla luce della probabile dimissione dei 10 consiglieri vicini agli assessori “silurati”? La minoranza soccorrerà il sindaco oppure è in vista un commissariamento? Dall’opposizione il capogruppo della Fenice smentisce le voci di un possibile appoggio al sindaco. «Tutto quello che ho appreso fino a ora lo so solo attraverso la stampa, a oggi non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali. Se daremo o no un appoggio al sindaco non lo posso dire io, sono  decisioni da prendere dalle direzioni dei movimenti politici. L’atto di sfiducia è stata un’operazione banale fatta da dilettanti. Spero che  abbiano valutato attentamente la situazione e che si prendano le loro responsabilità. Attualmente il pericolo maggiore è il commissariamento. Con il gassificatore come spada di Damocle, il rischio è grosso» ha concluso Avanzi. I firmatari dell’atto di sfiducia, hanno formato un nuovo gruppo del PDL in consiglio. «Da parte mia posso solo dire di aver giocato a carte scoperte – ha dichiarato Paolo Bianchi, ormai ex vicesindaco. Questa è stata la moneta con la quale sono stato ripagato, mi è stata tolta la delega». Intanto lunedì 25 gennaio, in una nota stampa congiunta dei consiglieri Comunali del PDL, Giacinto Gino Perrone, Vincenzo Bovio, Liviana Bonucci si legge: «Alla luce degli ultimi avvenimenti, a seguito di una “operazione”, assolutamente non condivisa e non condivisibile, messa in atto dagli esponenti della Giunta del nostro Comune, chiamati a suo tempo dal sindaco, con un atto fiduciario, ad amministrare insieme a lei il nostro Ente e da alcuni consiglieri, non ben identificati, che si sono autocostituiti gruppo del PDL, rilevando che la loro azione, a nostro avviso priva di ogni dignità politica, ha creato una macchia sul nostro partito ed ha tradito la fiducia dei nostri elettori, ritenendoli responsabili di ogni conseguenza politica che questa loro azione produrrà, comunichiamo di dissociarci categoricamente da loro. A questo fine ci costituiremo in un diverso gruppo consiliare. Rileviamo che gli stessi non hanno alcuna autorità per definirsi “gruppo PDL” visto che ognuno di noi non solo fa parte del PDL,ma addirittura Bonucci e Bovio, sono esponenti del direttivo di Forza Italia di Mediglia, a tutt'oggi non dichiarato decaduto. Gradiremmo anche sapere come un esponente dell'UDC, uno dei dieci, possa entrare in un gruppo PDL... ha deciso di trasmigrare? Ribadendo la nostra totale estraneità a ogni manovra di palazzo, ribadiamo la nostra volontà di rispettare il patto con gli elettori, vigilando e operando, come abbiamo sempre fatto, a sostegno del sindaco Carla Andena, pur decidendo di non far parte della Giunta, leali con lei e fedeli ai nostri ideali e alle nostre promesse elettorali».

Jennifer Marfia