Mombretto di Mediglia, inaugurazione Centro comunale per l'autismo Peppino Impastato |Video|Gallery|
Da un immobile confiscato alla mafia, con un percorso condiviso fra scuole e associazioni nasce un centro per il trattamento dei disturbi autistici


Il nuovo Centro comunale
Il primo Centro in Italia sul Trattamento Multisistemico per l’Autismo TMA
Mediglia, 21 settembre 2019 - C'è il pubblico delle grandi occasioni in via Melozzo da Forli 6, a Mombretto di Mediglia. Questa mattina si inaugura il nuovo Centro comunale per l’Autismo intitolato a Peppino Impastato. Il parterre delle autorità risulta affollato, gli amministratori dei paesi adiacenti non hanno voluto mancare a questa festa che celebra la restituzione alla comunità di un bene confiscato alla criminalità organizzata e il reimpiego per una nobile causa. La Legge 7 marzo 1996, n. 109 (“Disposizioni in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati”) introdusse nel nostro ordinamento il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi. Alla cerimonia a tratti toccante, introdotta dal vicesindaco Gianni Fabiano, hanno partecipato oltre all’intero arco consigliare del Comune di Mediglia bipartisan, i sindaci, i vicesindaci e gli assessori dei comuni di Colturano, Pantigliate, Tribiano, Peschiera Borromeo e Paullo; il Consigliere regionale Franco Lucente; i rappresentanti delle scuole medigliesi; numerosi esponenti della società civile e delle associazioni locali, oltre a tantissimi cittadini. L’Assessore alle politiche sociali Elisa Roberta Baeli ha sottolineato quanto sia stata fondamentale la determinazione di questa amministrazione per raggiungere questo obiettivo. Applausi a scena aperta dalla platea al percorso sulla legalità avviato nelle scuole medigliesi già da anni. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Rosa Simone ha presentato le iniziative e i lavori realizzati dagli alunni delle scuole e donati al Centro Peppino Impastato fra cui una tavola intitolata “I cento passi”: una rappresentazione di quei cento passi che separavano la casa di Peppino da quella di Tano Badalamenti, il boss che regnava su Cinisi. Giovanni Caputo e Giovanni Ippolito i due terapisti ideatori della terapia multi sistemica in acqua per la cura dell’autismo che operano i tutt’Italia attraverso la Cooperativa Sociale Onlus TMA Group neo gestori del primo Centro sul Trattamento Multisistemico per l’Autismo TMA hanno ringraziato i presenti e tutta la comunità per l’accoglienza riservata loro e hanno assicurato di sentirsi investiti di una grossa responsabilità, nelle loro intenzioni c’è la speranza che questa buona pratica del Comune di Mediglia sia d’esempio ad altri comuni. Alla cerimonia era presente anche la Dr.ssa Maria Paniagua di Mediafriends. La Onlus di Mediaset sostiene da tempo i progetti della Cooperativa Sociale Onlus TMA Group e non ha voluto mancare a questa grande giornata.
«Medigliesi siate orgogliosi»
Alla celebrazione della vittoria dello Stato sulla mafia ha presenziato anche il Dott. Roberto Bellasio dell’ Agenzia Nazionale Beni Confiscati e il Viceprefetto Alessandra Tripodi.
La rappresentante della Prefettura di Milano ha sottolineato quanto il
percorso condiviso con le scuole e le associazioni del territorio, con
cui si è arrivati a dedicare questo importante centro per i disabili a
Peppino Impastato, sia un esempio virtuoso: «Siate orgogliosi. Ho
trovato veramente straordinario il coinvolgimento delle scuole in questo
progetto. Trovo straordinario quanto gli insegnanti e i ragazzi delle
scuole abbiano lavorato su questo progetto. Tutti i cittadini medigliesi
quando si troveranno a passare di qua, rammenteranno che la legalità
non è scontata, non viene calata dall'alto, non viene garantita dal
Prefetto o dalle forze dell'ordine, che pure sono presenti sul
territorio. La legalità richiede la partecipazione attiva di tutti i
cittadini e tutti noi dobbiamo dare il nostro contributo. Qui – ha concluso il suo intervento la rappresentante della Prefettura di Milano -, verranno tante famiglie anche dai comuni vicini, e questo da ancora più il segno del valore di tutto ciò».
«Intitoliamo questo Centro a Peppino Impastato eroe dell’antimafia»
L’intervento del Sindaco Paolo Bianchi ha preceduto la scopertura della targa di intitolazione del Centro comunale: «Oggi – ha dichiarato il primo cittadino nel suo discorso -, con
questa cerimonia intitoliamo questo Centro a Peppino Impastato eroe
dell’antimafia che ha perso la propria vita per i propri ideali. Questo
gli va riconosciuto indipendentemente dalla collocazione politica che
uno ha avuto. Oggi dimostriamo che lo Stato ha risposto a questo
fenomeno mafioso che purtroppo rovina il nostro paese. Questa è la
dimostrazione che lo Stato esiste, lo Stato siete tutti voi, non siamo
solo noi. Grazie a tutti voi. Grazie a tutte le famiglie e agli
operatori, e – ha concluso Paolo Bianchi - grazie a tutta la comunità di questo grande Stato che è l’Italia».
Scoperta
la targa si proceduto al taglio del nastro con la benedizione e gli
intervenuti hanno potuto visitare il Centro per il quale numerose
aziende del territorio hanno contribuito a progettare e allestire
gratuitamente.
Giulio Carnevale