Siamo senza oratorio, ma ci ha accolto Paullo
Un centinaio di bambini si è iscritto al Grest di Paullo.
A Mombretto, la polemica sorta da un gruppo di mamme nei confronti del parroco Don Alberto, continua a far parlare. In seguito all’articolo pubblicato sul numero 12 di 7giorni, infatti, anche la Gazzetta della Martesana ha ripreso la questione sul numero del 25 giugno. La polemica, nata da un episodio circoscritto, ovvero la chiusura anticipata dell’oratorio il giorno 23 maggio, in seguito all’infrazione di un divieto da parte di un gruppo di bambini, si è poi allargata, andando a toccare gli orari limitati dell’oratorio durante il periodo scolastico e l’assenza di un Grest durante l’estate. La lettera indirizzata al Cardinale Angelo Scola, nata dal desiderio di un gruppo di genitori di poter mandare i propri figli in oratorio nel periodo estivo e in cui si chiede un intervento dello stesso affinché ciò diventi possibile, continua a girare per la frazione e a raccogliere firme, che sarebbero, infatti, a oggi, circa trecento. «Per inviare la lettera, aspettiamo che riapra la scuola – ha fatto sapere una delle mamme promotrici –. Auspichiamo di arrivare a circa mille firme». Nella stessa lettera si chiede, inoltre, anche che l’oratorio ampli la fascia oraria giornaliera in cui rimane aperto durante l’anno scolastico. Per quest’estate, i genitori hanno dovuto trovare delle soluzioni alternative, rivolgendosi agli oratori dei Comuni limitrofi. Non è stato per loro possibile iscrivere i figli al Grest dell’oratorio di Pantigliate, che, essendo già al completo, non aveva, quindi, risorse sufficienti per accogliere diversi altri ragazzi. Circa un centinaio di bambini mombrettesi, dunque, si è riversato sull’oratorio di Paullo, dove, invece, ha potuto iscriversi: Don Guglielmo, parroco di Paullo, non ha voluto entrare nel merito della questione, facendo soltanto presente che l’oratorio estivo è da sempre aperto a tutti, residenti e non.
Silvia Arrigoni