Terreni inquinati di Ca’ del Lambro: la bonifica è sempre più vicina

Avviati gli ultimi prelievi per valutare definitivamente l’estensione dell’area contaminata. Qualora risultasse interessato anche il territorio di San Giuliano, la competenza per la bonifica passerà a Regione Lombardia

Dopo oltre 30 anni, la complessa vicenda relativa ai terreni inquinati di Ca’ del Lambro si avvicina passo passo alla risoluzione. Il Comune di Mediglia ha infatti dato avvio a una serie di nuovi prelievi di campioni di terreno da analizzare, che andranno a integrare quelli già effettuati a suo tempo da Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) e da Città Metropolitana, volti a definire una volta per tutte i livelli di inquinamento e l’estensione della contaminazione. Al Contempo è stato coinvolto anche il Comune di San Giuliano, confinante con l’area di Cà del Lambro, che a propria volta sta procedendo ai campionamenti. Questa nuova indagine ambientale dovrebbe durare un paio di mesi e fornire riscontri definitivi tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. A quel punto si potranno quindi aprire le pratiche per la bonifica. Se, come è ragionevole supporre, l’inquinamento interesserà anche il territorio sangiulianese, la competenza del risanamento di questa bomba ecologica passerà nelle mani di Regione Lombardia, essendo coinvolti due Comuni e non solo uno.

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