Torna ad aleggiare l’incubo del gassificatore di Mediglia

A questa domanda cercheranno di rispondere i Sindaci del territorio, in una conferenza dei servizi indetta dal Presidente della commissione sul gassificatore del Comune di Mediglia, Pierangelo Avanzi, l’8 luglio pv. Intanto, secondo il coordinatore del movimento La Fenice, Ing. Michele Ronchi, è arrivato il momento della resa dei conti: «La leggerezza con cui si è trattata la questione è disarmante – dichiara Ronchi – il ricorso al TAR, se pur legittimo è stato possibile perché nella delibera emessa dal comune di Mediglia, discussa in consiglio comunale a febbraio dello scorso anno, non era riportato esplicitamente che l’impianto sarebbe sorto all’interno del centro abitato». Continua l’ingegnere: «nelle nostre osservazioni, che poi presentammo per conto nostro alla regione, era ben specificato, ma qualcuno non volle prendere in considerazione, e non parlo solo dell’allora maggioranza». Secondo Ronchi sarebbe stato più difficile motivare un ricorso, se è presente un vincolo escludente. «Certo che mettere nero su bianco quell’affermazione – ribadisce il presidente della Fenice – avrebbe sollevato un polverone sulle precedenti autorizzazioni date all’impianto di compostaggio, che determina lo stesso vincolo escludente del gassificatore: l’edificazione in un centro abitato». Quella delibera non fu votata dai Consiglieri della Fenice perché non era esaustiva, e ora più che mai ne avvalorano la scelta. Ora, secondo il Presidente della Fenice, è importante vigilare affinché pasticci del genere non avvengano più.

Giulio Carnevale