Melegnano, il pensiero di Giovanni Chinnici dopo l'allarme lanciato da Rosy Bindi

Parla Giovanni Chinnici, avvocato figlio del magistrato ucciso dalla mafia nel 1983, in merito alla presenza di infiltrazioni mafiose in molti paesi del nord Italia

«Manca la sensibiltà e non ci può essere sensibilità se non la si crea»

Melegnano- Prima Domenica di mercato dopo l'allarme lanciato, Giovedì 19 Gennaio, dal presidente parlamentare della commissione antimafia Rosy Bindi. In particolare è stata denunciata la possibile presenza di infiltrazioni mafiose proprio all'interno del mercato della città. La mattina di questa Domenica 22 Gennaio è trascorsa alla presenza di numerose
forze dell'ordine, tra cui alcuni agenti della Guardia di Finanza.

Giovanni Chinnici è un avvocato palermitano nonchè figlio di Rocco Chinnici, magistrato ideatore del Pool Antimafia in cui collaborarono anche Falcone e Borsellino, assassinato dalla mafia il 29 Luglio 1983. Oggi, riguardo all'ormai appurata presenza della criminalità organizzata anche nelle città del nord Italia, Giovanni Chinnici ha dichiarato: «Non si riescono più ad  identificare come mafiosi certi avvenimenti che accadono nei nostri paesi. Non ci si riesce perchè manca la sensibilità e non ci può essere sensibiltà se non la si crea. Soprattutto nelle zone diverse dal sud Italia - ha proseguito l'Avvocato - poichè questo fenomeno non lo vivono come un fatto radicato nel territorio. Per questo non lo percepiscono». «Ormai da qualche anno io noto molta meno attenzione su questi temi, - ha affermato Chinnici- questo non fa altro che favorire la criminalità
organizzata in certi ambienti, come ad esempio l'economia, ridandole nuovo spazio vitale».