A Milano, «più povertà significa più rapine»

«I furti minori aumentano, le vendite di giornali calano, ma la ragione è sempre la stessa: la crisi»

 
È appena iniziato il 2012 quando la saracinesca dell’edicola "Meraviglia", all’incrocio tra viale Campania e viale Corsica, viene forzata dai ladri.
Il furto subito dal proprietario dell’edicola, il signor Ettore Carlo, risale infatti al 3 gennaio ed è stata una Volante di pattuglia a rendersi conto dell’avvenuta rapina e ad avvisare il proprietario dell’esercizio. «Purtroppo quella dei furti è una realtà che sta toccando da vicino un numero sempre maggiore di esercizi, almeno in questa zona – ci confida il signor Ettore che, durante l’intervista che ci ha gentilmente concesso, preferisce mettere da parte qualsiasi tono colpevolista –. È naturale: più povertà significa più rapine e il sensibile aumento di questi fenomeni è sicuramente da imputare al difficile periodo di crisi che stiamo attraversando. Qui, in zona, sono state addirittura compiute vere e proprie rapine, durante l’orario di apertura degli esercizi». 
Ma cosa cercavano i ladri e cosa hanno rubato dall’edicola "Meraviglia"?
«Principalmente biglietti dell’Atm, biglietti del treno, tutta la moneta che hanno trovato (circa 400 euro) e, infine, i ticket per entrare nell’Area C». 
Peraltro il provvedimento dell’Area C non era ancora entrato in vigore, al momento del furto, eppure i ladri già si premunivano di una buona scorta di ticket con cui entrare – a costo zero, e a partire dal 16 gennaio – nelle zone più centrali di Milano. «Quanto ai danni subiti – prosegue il signor Ettore – è stata forzata la saracinesca, ma fortunatamente si è trattato di danni contenuti in termini di spesa sostenuta. Siamo riusciti a rimettere tutto in sesto in tempi brevi». 
Ma se la crisi è causa del recente aumento dei furti, come si ripercuote invece sui bilanci degli esercizi commerciali e, in particolare, su quelli di un settore delicato come quello dell’editoria? «La crisi la sentiamo eccome sulle vendite dei giornali! Ma non recentemente, almeno da un paio di anni, dal 2010, quando gli effetti della crisi partita in America con il crack della Lehman sono arrivati sino a qui. E poi si è aggiunto l’online a peggiorare le cose...». Una crisi dunque che tocca il macro, così come il micro, che colpisce a 360 gradi – dall’aumento dei furti minori al calo di vendite, sino alla minore capacità di spesa dei cittadini –, ma che speriamo possa quantomeno condurre a un ripensamento della nostra economia.
Federica Solaro