Città Metropolitana di Milano, S.O.S. al Governo, il Consiglio chiede che si provveda alla ristrutturazione del debito dell’Ente

Il 31 luglio scadono i termini per l’approvazione del bilancio di previsione 2022-2024, l’Ente non è nelle condizioni di raggiungere il pareggio di bilancio. Piscina (Lega): «Fallimento politico senza precedenti»

Beppe Sala

Beppe Sala Sindaco di Città Metropolitana di Milano

È stato approvato, nella seduta del Consiglio metropolitano del 27 luglio, un ordine del giorno per affermare l’autonomia della Città metropolitana di Milano e per richiedere interventi urgenti volti ad assicurare l’equilibrio di bilancio e ad evitare lo stato di pre-dissesto finanziario. Già nel  mese di marzo, il Consiglio aveva rivolto a Governo e Parlamento un appello per evitare la paralisi amministrativa e per assicurare la capacità di spesa dell’ente e con il decreto legge 50/2022 (convertito nella legge 91 del 15 luglio 2022) erano state attuate misure volte ad assicurare il pareggio di bilancio per il 2022, lasciando però diversi punti di domanda sulle annualità 2023 e 2024, come emerso già chiaramente nella seduta di approvazione del rendiconto 2021. Il 31 luglio scadono i termini per l’approvazione del bilancio di previsione 2022-2024, ma l’ente non è nelle condizioni di raggiungere il pareggio di bilancio, in mancanza di entrate necessaria e nell’impossibilità di tagliare ulteriormente la spesa. Una difficoltà, quella finanziaria della città metropolitana di Milano, che permane fin dalla sua costituzione, con un disavanzo corrente strutturale e un grosso debito ereditato dalla Provincia. A ciò va aggiunto l’aumento del costo dell’energia, sul fronte della spesa, e la contrazione del mercato dell’auto, che, sul fronte delle entrate, ha ridotto le entrate tributarie legate alle imposte IPT, RCA E TEFA incamerate dall’ente stesso. A ciò si aggiunge un contributo di finanza pubblica da versare allo Stato di 120 milioni, solo in parte compensato. Dall’ordine del giorno emerge la necessità di ripensare il sistema di finanziamento delle funzioni fondamentali delle Città metropolitane, assicurando la copertura dei servizi, adottando le misure finanziarie necessarie ad evitare la paralisi amministrativa e assicurando la capacità di spesa dell’ente nei settori strategici quali ambiente, sicurezza di strade e scuole. Emerge, quindi, la necessità di un sistema di finanziamento adeguato ad assicurare il funzionamento dell’ente, affinché possa cogliere appieno le opportunità legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È stato così chiesto che Governo e Parlamento provvedano con urgenza ad adottare le misure finanziarie per evitare il dissesto, assicurando le risorse necessarie per garantire le funzioni fondamentali delle città metropolitane. Nello specifico, il Consiglio chiede che si ristabilisca l’autonomia finanziaria, sulla base dell’art. 119  della Costituzione, e che si ristrutturi il debito dell’ente. La minoranza però non ci sta: «Sono mesi che evidenziamo la situazione drammatica del bilancio metropolitano - denuncia Samuele Piscina, Capogruppo Lega in Città Metropolitana -. Sembra assurdo che, dopo mesi di proclami, nulla si sia mosso sul fronte governativo per salvare un ente pubblico che, a causa della sinistra stessa che amministra la ex provincia, è stato spogliato di risorse e competenze. Che la Legge Delrio sia stata un disastro senza precedenti è ormai sotto gli occhi di tutti ed è stato ammesso dalla stessa sinistra che ci ha portati a questo fallimento politico senza precedenti. Ora, gli stessi che hanno certificato il disastro che sta vivendo l’ente, ancora una volta chiedono al Sindaco di fare il piangina per ottenere ciò che non è riuscito a portare a casa in tutti questi mesi, ossia milioni di euro necessari a chiudere il bilancio. La sinistra di governo, rea di non aver neanche voluto portare avanti una riforma fondamentale delle Provincie in questa legislatura, sta portando l’ente al dissesto finanziario. Ricordo al Sindaco Sala che il 31 luglio scadono i termini della proroga governativa per approvare il bilancio e nessuna seduta del Consiglio è stata convocata dopo quella tenutasi in giornata odierna. Quindi il pre-dissesto sembra proprio certificato e la sinistra ne è responsabile e dovrà risponderne - conclude Piscina -, Città metropolitana ha bisogno di certezze e non più di documenti, che il Governo getta nel cestino senza neanche leggere, che danno mandato al Sindaco per fare ciò che avrebbe già dovuto».