Da mercoledì 26 marzo e fino a che l’emergenza coronavirus non volgerà al termine o almeno inizierà a scemare in modo significativo, il reparto casa pediatrica del nosocomio milanese Fatebenefratelli ospiterà e si occuperà di pazienti affetti da Covid-19. A presentare il neo-approntato reparto è stato Alan Rizzi, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, insieme alle massime autorità dell’ospedale coinvolto. Dunque da questa settimana saranno a disposizioni 24 nuove postazioni per pazienti che necessitino ricovero e supporto ospedaliero, il tutto studiato e realizzato in soli cinque giorni. I letti destinati ai bambini in cura in pediatria sono stati spostati su un altro piano della struttura ospedaliera. 

Visibilmente soddisfatto dell’operato si è mostrato il sottosegretario Rizzi, il quale si è espresso in questi termini: «Si tratta di un esempio dell'ingegnosità e dell'eccellenza lombarda. Questa è la prima struttura in Italia ad aver fatto un'operazione del genere. Un'iniziativa che porta nuova speranza nella lotta a questo terribile virus e incrementa l'offerta di posti letto per i malati di Covid-19».

Come sottolineato durante la presentazione del nuovo reparto, il Fatebenefratelli ha messo a disposizione due posti di terapia intensiva e quattro di terapia sub-intensiva. «Un progetto mirabile - ha chiosato Rizzi - anche per i tempi di realizzazione: solo cinque giorni. La lotta al Coronavirus va avanti, la Lombardia è in prima linea con la forza inesauribile dei suoi medici, del suo personale sanitario e di tutta la Regione e grazie anche alla generosità dei lombardi».

Intanto dal fronte tecnologico, molto discusso in questi giorni specie riguardo alle reali possibilità della attuale tele-medicina, arriva una notizia positiva. La ditta Zucchetti, leader nel settore della produzione di software innovativi per aziende e professionisti, per mezzo di un comunicato stampa ha fatto sapere di essere pronta ad offrire i propri strumenti all’avanguardia gratuitamente (in comodato d’uso) agli ospedali italiani che ne facessero richiesta. Si tratta in particolare di strumentazioni adeguate a seguire e monitorare a distanza i pazienti affetti da Covid-19 che si rivelassero pauci-sintomatici o asintomatici, evitando di creare ulteriori sovraffollamento nelle strutture sanitarie già ai limiti del collasso. I pazienti contagiati ma che si rivelassero in buone o discrete condizioni di salute sarebbero quindi monitorati dai medici pur restando nel proprio domicilio ed essendo costantemente in contatto con i sanitari, pronti ad intervenire in caso di necessità. Secondo quanto si legge nel comunicato stampa, «questo, consente di registrare un maggiore numero di dati e analisi, che permettono di monitorare la malattia utilizzando un software web, intervenendo prontamente, in caso di segnalazione di alert. L’Intelligenza Artificiale, infatti, realizza una predizione dell’andamento e dell’evoluzione dei sintomi caso per caso. L’auspicio, inoltre, è che questa grande mole di dati raccolti possa essere utile per individuare una cura specifica e per trovare un vaccino efficace».