Donna di 88 anni travolta e uccisa da un giovane in bicicletta a Milano: scoppia la polemica sui ciclisti in città

Pisapia: «Per noi siete fondamentali, ma rispettate le regole»

Ciclista in città

Ciclista in città Polemiche dopo la morte di una 88enne travolta a Milano

La morte di una 88enne travolta da un ciclista a Milano ha fatto scattare la polemica sull’utilizzo delle biciclette in città e sulla necessità che anche i ciclisti rispettino le norme del Codice della Strada. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di domenica 26 ottobre, quando B.R. stava attraversando la strada all’incrocio tra le vie Crema e Trebbia, in zona Porta Romana. Proprio in quell’istante fatale, la donna è stata travolta da un 20enne italiano che viaggiava a bordo della sua bicicletta, che l’ha fatta piombare violentemente sull’asfalto. L’88enne è stata ricoverata d’urgenza presso l’ospedale Policlinico, dove è morta poco dopo a seguito dell’irreparabile trauma cranico riportato nella caduta. Il 20enne, che è stato denunciato per omicidio colposo, ha raccontato di essersi trovato la donna davanti all’improvviso e di non essere quindi riuscito ad evitarla. Alla luce della tragedia, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha voluto lanciare un appello a tutti i ciclisti, ricordando anche a loro l’importanza del rispetto delle regole del Codice della Strada. «Troppi ciclisti oggi non pensano che non si deve passare con il rosso – ha affermato il primo cittadino - , perché si mette a rischio la propria incolumità e quella degli altri. Lo vedo tutti i giorni: vanno contromano. Ciò rischia di creare una situazione di tensione e di fastidio nei confronti della bicicletta, che invece è uno strumento favoloso». Pisapia ha scelto di esprimersi non a caso a margine di Citytech, la tre giorni sulla mobilità apertasi lunedì 28 ottobre al Castello Sforzesco.
Redazione Web