Esami del sangue errati: le ultime stime innalzano i casi a 40mila. I pazienti chiamati a ripetere i test potrebbero però essere meno di 10mila

«Sono circa 40mila le prestazioni eseguite dai 5 laboratori pubblici e dai 13 privati lombardi con reagenti Abbot che hanno potenzialmente generato risultati falsamente elevati, con una deriva media compresa tra il 13 e il 45%».

A comunicarlo è il vicepresidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, riportando quindi cifre ancor più elevate rispetto ai dati circolati nei giorni scorsi. «Si stima però – ha aggiunto Mantovani – che, i pazienti che al termine delle valutazioni in corso saranno realmente invitati a ripetere l'esame di laboratorio, possano essere al di sotto delle 10mila unità». Mantovani fa poi sapere che tutte le strutture interessate si sono già attivate per contattare medici di base, specialisti e pazienti. «tutti gli interessati – ha concluso l’assessore - potranno ripetere il test anche se non espressamente richiesto dal medico che lo aveva prescritto, al fine di garantire il diritto di ad avere un risultato corretto. La multinazionale Abbot, intanto, ha predisposto la sostituzione del prodotto con un kit equivalente, stipulando convenzioni con centri e laboratori sul territorio».

Redazione Web