Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo: i bambini diventano la voce di Atm nelle metropolitane

Al via una campagna di sensibilizzazione che, fino al 6 aprile, porterà un messaggio di inclusione alla città

Il 2 aprile, In occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, i bambini e le bambine con autismo diventano protagonisti di una campagna di sensibilizzazione lanciata da Comune di Milano e Atm, che si avvale della consulenza scientifica della onlus L’abilità. Fino a domenica 6 aprile, le voci di Francesco, Alessandro, Jacopo, Tiffany e Kian accompagneranno i viaggiatori su tutte le metropolitane milanesi attraverso annunci audio che hanno l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e la conoscenza dei cittadini e delle cittadine su questo tema. I messaggi, che verranno diffusi sia a bordo dei treni sia nelle stazioni, sono il frutto di un adattamento degli annunci standard quotidianamente rivolti ai passeggeri, a cui si aggiungono delle comunicazioni del tutto nuove, per rendere evidenti i bisogni e sottolineare le difficoltà correlate ad alcune caratteristiche delle persone con autismo, come la particolare sensibilità al rumore o la fatica di stare in luoghi affollati. I piccoli “annunciatori”, accompagnati passo passo da una équipe specializzata di L’abilità, hanno scelto il loro messaggio preferito tra quelli proposti, per poi registrarlo nella centrale operativa di Atm. Al termine della registrazione, hanno potuto fare una visita guidata alle centrali operative della metropolitana, dei mezzi di superficie e della security. «La metropolitana - afferma l’assessore al Welfare, Lamberto Bertolé - è il mezzo pubblico più utilizzato ma per alcuni può rappresentare un’esperienza difficile. Grazie a questa campagna, per la prima volta i bambini e le bambine con autismo hanno la possibilità di parlare alla città portando un messaggio di inclusione, capace di accompagnare tutti verso una migliore comprensione delle situazioni e dei comportamenti che possono metterli in difficoltà o, al contrario, aiutarli a sentirsi a proprio agio».