«La politica si fa con messaggi chiari, qualcuno non lo capisce»

A meno di tre mesi dal voto, intervistiamo l’Assessore Regionale Stefano Maullu

A 90 giorni dalle future elezioni Regionali, abbiamo incontrato uno dei maggiori esponenti del PDL lombardo nonché Assessore alla Polizia Locale e alla protezione civile della Regione Lombardia.

Come commenta i fatti dell’ultimo consiglio comunale di Peschiera Borromeo. La minoranza è uscita dall’aula contestando il testo della mozione di solidarietà al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, presentata dal consigliere del PDL Massimo Chiodo?
«è un fatto gravissimo, la Solidarietà al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi era da votare senza se e senza ma. Atto ancora più grave per quelle parti politiche che si ritrovano sulle posizioni del Partito delle Libertà, o che dicono di ritrovarsi negli stessi ideali.  Il fatto che qualcuno che in campagna elettorale ha espresso una vicinanza al PDL, abbia titubato nell’esprimere il proprio voto di solidarietà, dà il senso di come le sue affermazioni non trovino nessun fondamento di base. Ancora più grave e incredibile è la posizione dell’ex-Sindaco di Peschiera Marco Malinverno, che ha preferito non votare la mozione di Solidarietà al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. A Peschiera Borromeo c’è bisogno di chiarezza. Bisogna uscire dall’equivoco di  chi è del PDL e di chi si professa tale. La figura di Antonio Falletta è quella nella quale si è raggruppato tutto il PDL a livello ufficiale. è un Sindaco che ha vinto, è una persona capace, scelta al di fuori dei meccanismi classici del partito, proprio perché garantisce un contributo eccezionale in termini di efficienza e gestione manageriale, tagliando nettamente con il passato. Sta facendo molto bene e ha la necessità di essere supportato nella maniera migliore. Chi sceglie la strada del dileggio e dei  piccoli sotterfugi, per battaglie di potere, è al di fuori della logica che ha sempre contraddistinto il PDL e prima ancora Forza Italia e Alleanza Nazionale. Questi signori devono sapere che la politica si fa con messaggi chiari, con la disponibilità nei confronti degli elettori, nel cercare di trovare nel programma di governo le risposte alle necessità dei cittadini. Marco Malinverno non vuole capire queste cose, ci spiace molto, ma crediamo che Falletta con la sua squadra possa essere la sola, unica, e credibile espressione del PDL  peschierese».

è di qualche giorno fa la notizia che il suo Assessorato ha appoggiato in modo deciso il progetto di video sorveglianza senza fili di Tribiano e Mediglia, progetti come questo saranno sostenuti vigorosamente anche nella prossima legislatura?
«Il Sindaco di Tribiano Franco Lucente è una persona giovane, brillante e dalle indubbie qualità amministrative; ha sottoposto con caparbietà, al mio Assessorato questa grande opportunità di un servizio di video sorveglianza realizzabile in breve. Il piano di lavoro per Tribiano e Mediglia sarà preso come progetto pilota per altre realtà in cui questa soluzione si renda utile e necessaria».

Il Corpo volontari della Protezione civile della Lombardia è intervenuto in modo determinante in numerosi casi di emergenza, dovuti alle copiose nevicate delle scorse settimane. Nel prossimo periodo quale sarà lo sviluppo naturale di questa Istituzione?
«La Protezione Civile in Lombardia è un settore che funziona molto bene, articolato in più settori, è stata testata in modo ottimale durante la dolorosa catastrofe del terremoto in Abruzzo. Sa rispondere tempestivamente non solo alle esigenze della nostra regione ma anche a quelle nazionali. Sedicimila volontari eccezionali dalle indubbie qualità e con un grande cuore, mettono a disposizione le proprie capacità e il loro tempo libero senza chiedere nulla in cambio. Le istituzioni hanno il dovere di farli operare al meglio. è un sistema che si base sulla centrale operativa in funzione 24 ore su 24, su una flotta di elicotteri e aerei che fanno da ricognizione e da servizio antincendio, e da una notevole consistenza di mezzi appropriati per ogni emergenza. Un sistema che ci ha dato enormi soddisfazioni. Il vero e proprio obbiettivo nel prossimo periodo sarà quella di formare un vero e proprio volontario specializzato.»

Come valuta la proposta del Presidente della Provincia Guido Podestà, sulla possibilità di inserire il pedaggio nelle tangenziali milanesi?
«L’idea di estendere il pedaggio a tutti i 100 chilometri delle tangenziali milanesi non appare affatto un’idea peregrina, anzi procede nella direzione di innescare una riflessione sulle possibili scelte di mobilità che possono essere introdotte nel prossimo futuro nell’area metropolitana. è necessario poi ricordare ai polemisti di professione che la direttiva europea 2008/50 relativa alla qualità dell’aria, consente una deroga al raggiungimento degli obiettivi fino a giugno 2011, solo a fronte di piani generali e di azioni, e nell’ambito delle nuove norme vengono espressamente previste misure sempre più incisive di tariffazione della circolazione urbana. È lampante quindi la necessità di intervenire sul numero di auto che ogni giorno si spostano e sostano all’interno delle nostre città, creando inquinamento atmosferico ma anche traffico, congestione e peggioramento della vita di chi vive nelle aree urbane. La mobilità sostenibile rappresenta l’unica soluzione attuabile per ricominciare a muoversi, restituire qualità all’ambiente urbano e far tornare le nostre strade spazi pubblici da vivere e non solo piste o parcheggi per le auto. Il road pricing è una strategia che, oltre a ridurre il traffico degli automezzi, permette alle Amministrazioni di recuperare risorse economiche che vanno obbligatoriamente investite a favore del trasporto pubblico».

Sotto la sua guida, in questi anni si sono operati numerosi sgomberi di altrettanti accampamenti di nomadi e immigrati, qual è la ricetta per ripristinate la legalità?
«Molto semplice, “tolleranza zero”. Il rigore e la legalità sono l’unico vero argine contro il razzismo e gli integralismi. Perché solo in questa cornice l’immigrato è responsabilizzato a partecipare alla vita della comunità che lo ospita. Con buona pace di certi partiti politici, occorre affermare che l’accoglienza degli immigrati è un preciso obbligo di un popolo, a patto che vi siano reali possibilità di accoglienza. L’Europa esprime una civiltà dalle profonde e salde radici cristiane che rappresentano l’essenza stessa dello spirito democratico europeo. Chiudersi agli stranieri o affermare un’inaccettabile neutralità culturale, rischia di determinare scenari di guerra tra civiltà, proprio nella terra che aspira a ospitare la pace. Semmai, è importante investire sui giovani, sulle seconde generazioni di immigrati che in questo Paese possono svolgere un ruolo importante».

In questi ultimi due anni nella provincia di Milano, c’è stato un calo generalizzato dei reati; meno delinquenti o maggior attenzione da parte degli organismi preposti?
«C’è stato un calo generalizzato di reati nel 2009 sul 2008, che si attesta intorno al 18% su Milano e provincia e che segue al calo significativo del 2008 sul 2007: qualcuno ipotizzava che la riduzione dei reati nel 2008 fosse dovuta al venire meno degli effetti negativi dell’indulto, in realtà il 2009 conferma che un calo generalizzato c’è ed è legato non solo all’azione di repressione delle forze dell’ordine ma anche a quella di prevenzione con gli strumenti messi a disposizione dal pacchetto sicurezza. Non posso che rallegrarmi per l’importante apporto delle Forze dell’Ordine nella lotta alla criminalità nel nostro territorio. Riguardo alle statistiche, bisogna sempre fare attenzione. Ci sono ambiti spesso inesplorati ma non per questo meno pericolosi. Ci sono parrucchiere assunte come colf, alloggi trasformati in foresterie, lavoro minorile e riduzione in schiavitù, strozzinaggio e usura. Spesso, anzi quasi sempre, le vittime sono indotte per paura di ritorsioni, o per smascherare la loro clandestinità, a tacere e subire questo stato di cose. I responsabili sono sia italiani sia stranieri. Tutti accomunati dal desiderio malsano di avvantaggiarsi della manodopera di un immigrato privo di permesso di soggiorno».

Giulio Carnevale