Lotta a spaccio e degrado: parte il “Progetto Rogoredo”

Sotto il coordinamento di Regione e Prefettura, nel "Boschetto dello spaccio" sarà attivato un presidio sociosanitario mobile semipermanente per fornire assistenza e avviare percorsi di disintossicazione. Lucente (FdI): «Soddisfatto, ma è necessario insistere»

A Milano è pronto a partire il “Progetto Rogoredo”, pensato per arginare i fenomeni di spaccio e degrado che riguardano in maniera ormai sistematica il famigerato “Boschetto della droga”, a ridosso della stazione. Il progetto prenderà corpo grazie all'impegno sinergico di tutti gli attori istituzionali e non del territorio (Regione, Comune di Milano, Ats, Asst, Croce Rossa, Milano Comunità Terapeutiche accreditate, Municipio 4, associazionismo e volontari) e al ruolo di “catalizzatore” della Prefettura di Milano. 

Dal 31 gennaio, 6 ore al giorno per 7 giorni su 7, saranno presenti, coordinati da Croce Rossa Milano, un mezzo mobile attrezzato per il primo soccorso e per piccoli interventi sanitari, assieme ad un team composto da 4 operatori (sociali e sanitari di Croce Rossa, Comunità Nuova e Cooperativa lotta contro l'emarginazione). Il presidio, adottando un approccio di intervento integrato, attraverso l’erogazione di interventi sanitari (medicazioni, primo soccorso), cercherà di “agganciare” la popolazione di utilizzatori e tossicodipendenti presenti all'interno del Boschetto e nelle aree limitrofe. Successivamente si tenterà un percorso di astensione dal consumo, con l'offerta di generi di conforto e la proposta di una prima accoglienza, che faciliti l'accesso al programma di disintossicazione/presa in carico da parte dei Servizi Ambulatoriali accreditati. Parallelamente a ciò partirà un’opera di sensibilizzazione della comunità e della popolazione residente, con attenzioni specifiche a scuole, aggregazioni giovanili, luoghi pubblici, volta a contrastare efficacemente la diffusione e la normalizzazione del consumo di sostanze.

«Si tratta di un vero e proprio esperimento per integrare con risorse e attività “straordinarie” il sistema ordinario (Sert delle Asst, Smi, Comunità accreditate) di intervento e presa in carico presente a livello territoriale – sottolinea Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare -. Nel primo mese di attività (febbraio) sarà prestata grande attenzione all'osservazione sistematica di ciò che accade nel Boschetto e nel territorio limitrofo, delle tipologie di domanda e di bisogno rivolta agli operatori e ai servizi».

«Mi ritengo molto soddisfatto della partenza del “Progetto Rogoredo” – afferma Franco Lucente, capogruppo FdI in Consiglio regionale - dato che è stato mio l’ordine del giorno al bilancio regionale che ha chiesto fondi per risolvere questa piaga che sta mettendo a dura prova la periferia sud-est della città. È giusto che Regione Lombardia sia in prima linea in questa battaglia. Le azioni messe in campo sono valide, ma certo dobbiamo vedere quali saranno i risultati sul campo, senza abbassare la guardia. Non dobbiamo fermarci alle parole, ma insistere fino a quando il problema non sarà risolto».

Il progetto ha l'obiettivo di definire i contenuti di un "dispositivo di intervento sociosanitario" integrato con il Sistema di intervento ordinario, potenzialmente replicabile ed eventualmente estensibile ad altre aree con problematiche analoghe.

Alessandro Garlaschi

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo.