Sud Est Milano. Rapine e autotrasporti
RAPINATORI, SPINO D'ADDA, MEDIGLIA, SUD EST
Parrebbe che l’autotrasportatore fosse stato legato e bendato. I rapinatori, una volta impossessatisi del mezzo e della refurtiva, lasciati in una località ignota, avrebbero caricato l’uomo su un furgone e lo avrebbero abbandonato sul ciglio di una strada, nel bergamasco. L’episodio parrebbe presentare similitudini con quanto sarebbe avvenuto nella primavera del 2008, quando i Carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile di Crema riuscirono a liberare un autotrasportatore trovato ammanettato e bendato all’interno di una motrice, a Spino d'Adda. La refurtiva venne ritrovata a Mediglia. Risulterebbe che, nel frattempo, alcuni investigatori fossero sulle tracce di un custode titolare di un capannone colpito da misura cautelare emessa in Liguria. Gli accertamenti confluirono nell’operazione “Tre vulcani”, eseguita dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Milano. Quasi una ventina di persone furono indagate, tra cui il custode del capannone, e altre sei persone individuate come responsabili del sequestro effettuato a Spino. Nel 2009, cinque di loro furono di nuovo arrestati, l’unico ammesso alla misura alternativa si sarebbe reso irreperibile. Ieri, la data per la quale era stata prevista, presso l’ottava sezione penale del Tribunale di Milano, l’udienza per l’esame dei Carabinieri verbalizzanti, tra cui gli ufficiali della Polizia Giudiziaria di Crema. Tra gli indagati, del processo a carico dei componenti dell’associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione, ai furti ed ai sequestri di persona a mano armata, un pubblico ufficiale che sarebbe stato imputato di rivelazione del segreto d’ufficio.
A. M.