Tragedia di viale Famagosta a Milano: si indaga sulla velocità dell’automobilista, ma l’attraversamento pedonale in quel punto è vietato

Proseguono senza sosta le indagini della polizia locale di Milano per ricostruire minuziosamente la dinamica e le responsabilità del tragico incidente di viale Famagosta a Milano.

Erano circa le 19:30 di domenica 20 ottobre, quando M.S.N, donna egiziana di 29 anni incinta al 7° mese, è stata investita mortalmente mentre attraversava la strada con il figlioletto di 4 anni, anche lui deceduto. L’investitore, lo studente 28enne milanese R.A.L., subito fermatosi per prestare soccorso, è stato indagato d’ufficio per omicidio colposo plurimo. La polizia locale sta ora accertando la reale velocità di crociera tenuta dal giovane, durante una serata particolarmente buia e piovosa. Lo studente ha affermato di non aver superato il limite di 50 km/h imposto su quella strada che, sebbene abbia le dimensioni di una tangenziale, attraversa il centro abitato. Dal canto proprio, la 29enne egiziana stava attraversando la carreggiata per raggiungere la fermata Famagosta della linea Verde della metropolitana, ignorando evidentemente la presenza di un sottopasso che permette di bypassare il traffico veicolare. Come confermato da Tullio Mastrangelo, comandante della polizia locale milanese, l’attraversamento pedonale di viale Famagosta nel punto della tragedia è vietato, proprio alla luce della sua pericolosità.

Redazione Web