Travolto da un tram mentre va a scuola in bicicletta: 14enne muore a Milano

Il corpo è rimasto incastrato sotto le rotaie. La Procura di Milano procede per Omicidio colposo stradale. Fontana: «notizia straziante, ci stringiamo alla famiglia». Il sindaco Sala: «proclameremo una giornata di lutto cittadino»

I soccorritori sul luogo della tragedia

I soccorritori sul luogo della tragedia

Un ragazzo di 14 anni, Luca Marangoni, è morto nella mattinata di martedì 8 novembre a Milano, investito da un tram mentre si stava recando a scuola in bicicletta. La dinamica è ancora da chiarire. L'autista della linea 16 è stato trasportato in stato di shock all'ospedale Policlinico. L'incidente è avvenuto all'angolo fra via Tito Livio e via Einstein, nei pressi di un attraversamento pedonale. La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo stradale e ha indagato il conducente dell'Atm, a sua garanzia, al fine di effettuare gli accertamenti necessari per ricostruire la dinamica. Il pm di turno Cristina Ria ha disposto il sequestro del mezzo per le analisi della scatola nera e delle eventuali telecamere di bordo, l'acquisizione dei video della zona, e l'autopsia. Sequestrata anche la bicicletta e si stanno ascoltando i testimoni. La bicicletta del ragazzino è rimasta nel mezzo della carreggiata. Un mezzo leggero, che porta i segni dello schiacciamento subito nell'impatto. La bici, grigia, in alluminio, è spezzata in tre punti ed era finita sotto il tram, incastrata. La squadra dei Vigili del fuoco intervenuta ha sollevato parzialmente il tram e ha estratto il corpo e la bici. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala proclamerà una giornata di lutto cittadino. «Oggi per Milano è un giorno molto triste - ha scritto il sindaco sulle sue pagine social -. Sto seguendo con dolore la tragedia di via Tito Livio e il mio pensiero è rivolto alla famiglia del ragazzo. Fin da ora annuncio che proclameremo una giornata di lutto cittadino». Grande cordoglio anche da parte del presidente regionale, Attilio Fontana: «Una notizia straziante. Una di quelle notizie che non vorresti mai ascoltare. Ora è il momento del raccoglimento e della preghiera. Da padre, prima ancora che da rappresentante delle Istituzioni, mi stringo ai familiari condividendo il loro immenso dolore».

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