Una pedalata per ricordare Altea Trini, la ciclista 17enne travolta e uccisa da un suv, e chiedere più sicurezza per chi utilizza la bicicletta

Un lungo cordone di biciclette, composto da oltre 200 amanti delle 2 ruote, che ha occupato pacificamente la strada provinciale 159 Sordio-Bettola.

È stato un successo la manifestazione che, nel pomeriggio di ieri, ha voluto commemorare Altea Trini, la scout 17enne lodigiana travolta e uccisa proprio su quella strada, esattamente una settimana fa. La tragedia si era verificata quando la giovane, che viaggiava in sella alla sua bicicletta insieme a una quindicina di scout lodigiani dell'Agesci, era stata investita da una Range Rover proveniente da Dresano. Promosso dalle associazioni FIAB di Melegnano, Lodi e Paullo, con l’adesione di molte altre associazioni del territorio, l'evento ha visto tre biciclettate concomitanti partire proprio dai tre Comuni del Sud Milano. Dopo aver percorso le vie Emilia e Pandina, i cordoni si sono successivamente riuniti per poi ripercorrere il medesimo tragitto compiuto da Altea e dai suoi amici. Il corteo ha così raggiunto l’ingresso di Casalmaiocco, nei pressi dell’incrocio con via Colombera, teatro della tragedia che ha spezzato la giovane vita di Altea. Qui, i partecipanti hanno bloccato la Provinciale Sordio-Bettola per qualche minuto, deponendo mazzi di fiori ai lati della carreggiata stradale e nel punto del fatale impatto. Tale pacifica protesta, secondo quanto dichiarato dagli organizzatori, ha voluto anzitutto tributare un doloroso omaggio ad Altea e a tutti coloro che hanno perso la vita in analoghe circostanze. Ma la volontà è stata altresì quella di rivolgere un accorato appello alle istituzioni, per chiedere loro di adottare misure incisive e definitive a tutela della sicurezza dei ciclisti. «Alla politica e agli amministratori pubblici - recita una nota diramata dagli organizzatori - chiediamo solo di essere umili e silenziosamente rispettosi del dolore e rabbia dei cittadini, ma anche attenti alle richieste e proposte per un nuovo modello di sviluppo, che include anche un diverso modello di mobilità, che non solo è possibile ma è indispensabile se vogliamo dare un futuro ai nostri figli». Intanto, nel pomeriggio di venerdì scorso, un altro incidente ha coinvolto un'altra ciclista, ma stavolta senza conseguenze irreparabili. Tutto è accaduto in via Dezza a Melegnano quando un'automobile, che si trovava in fase di parcheggio, ha urtato una bicicletta che transitava lungo la via. L'incidente è fortunatamente costato alla giovane solo qualche livido e un grande spavento.

Alessandro Garlaschi