Vigili del fuoco in presidio davanti alla Prefettura di Milano

A pochi giorni dalla tragedia di Alessandria, che ha visto la morte di tre pompieri, i colleghi chiedono un potenziamento degli organici e delle sedi. «Si ricordano di noi solo quando c'è bisogno, inaccettabile»

Foto Ansa

I vigili del fuoco di tutta la Lombardia hanno manifestato nella mattinata del 15 novembre davanti alla Prefettura Meneghina per chiedere, insieme ai loro colleghi di tutta Italia, un potenziamento degli organici, che nella Regione sono sottodimensionati del 30% rispetto alle previsioni del Ministero, vuoto cui si compensa grazie agli straordinari e ai volontari. A sostegno di questa vertenza sono state proclamate quattro giornate di sciopero: il 21 novembre dalle 16 alle 20, il 2 dicembre dalle 10 alle 14, il 12 dicembre dalle 16 alle 20, il 21 dicembre dalle 10 alle 14. «Siamo stanchi - affermano i sindacati di settore (Fp Cgil Vvf, Fns Cisl, Uil Pa Vigili del Fuoco della Lombardia) - che i vigili del fuoco siano ricordati quando ce n'è bisogno o, peggio ancora, quando qualcuno perde la vita compiendo il suo lavoro, come è successo ai colleghi di Alessandria». In Lombardia i vigili del fuoco operativi sono 2.896 e devono coprire più di 1.500 comuni. Insufficienti, secondo i sindacati, anche le sedi: 54 terrestri e 4 aeroportuali a Malpensa, Linate, Orio al Serio e Montichiari. «Il Governo latita nel dare risposte alle nostre richieste - affermano i rappresentanti dei vigili - approfittando del forte spirito di sacrificio e di responsabilità che contraddistingue questa categoria e tutto ciò è inaccettabile».
Redazione Web

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