A Pandino i sindaci dell’asse della Paullese

Le priorità: il prolungamento della MM3, lavori della S.S. 415 e trasporto pubblico

Lo scorso 15 settembre a Pandino, presso la Sala comunale, Lidia Rozzoni, sindaco di Pantigliate e Costantino Rancati, sindaco di Spino D’Adda, hanno indetto un incontro fra tutti i sindaci dei Comuni sull’asse della Paullese e i rappresentanti Provinciali di Milano e Cremona. Per la Provincia di Milano sono intervenuti Giovanni De Nicola, assessore con delega alle Infrastrutture e Mobilità e Giuseppe Mismetti, direttore del Settore Sviluppo Rete Stradale. Per la Provincia di Cremona l’assessore Giovanni De Leoni con delega al Governo del territorio e Opere pubbliche. L’ordine del giorno verteva sui lavori della Paullese, il prolungamento della MM3 e le problematiche inerenti i trasporti pubblici su gomma. Breve l’intervento di Leoni, che ha dichiarato che Provincia e Regione stanno ancora cercando le risorse economiche per il secondo lotto dei lavori.
La maggior parte dell’incontro, com’era prevedibile, si è poi concentrata sull’asse milanese. Nella sua relazione l’Ingegner Mismetti ha aggiornato la platea sullo stato di avanzamento dei lavori. Nei tempi previsti sarà completato il primo lotto della Paullese fino a Vigliano. Per il secondo lotto fino a Spino D’Adda, la progettazione definitiva è completata e ha ricevuto l’approvazione del CIPE. Occorre ora reperire i finanziamenti, 57 milioni di euro. E’ stato completato anche il progetto definitivo del ponte a Spino. Per quanto riguarda il servizio dei mezzi pubblici fornito da Autoguidovie, che sta provocando un numero incredibile di lamentele da parte dell’utenza, De Nicola ha dichiarato che avrebbe verificato la situazione di persona. Di fronte alla preoccupazione dei sindaci, l’assessore De Nicola ha voluto rassicurare gli animi, perché data l’importanza dei progetti in discussione, nessuno si tirerà indietro. «Sono fiducioso - ha commentato De Nicola – perché il ministro Tremonti si è preso l’impegno di portare a casa tutte le somme già stanziate per opere che non hanno avuto inizio. Nella ripartizione di questo ‘tesoretto’ saranno privilegiate le opere più strategiche e prioritarie. Anche Provincia e Regione, inoltre, faranno la loro parte».

Valeria Giacomello