Pantigliate, meglio oggi o ieri? La parola ai cittadini

Più servizi, meno negozi. Promossa a pieni voti la biblioteca. Qualche pecca c’è, tuttavia ci si vive tranquilli

Nuovi caseggiati e più traffico sulla Paullese: si sta meglio oggi o si stava meglio qualche anno fa in paese? La parola ai cittadini. Gilberto Berti, pantigliatese doc, punta il dito contro alcune criticità: «Gestisco uno sportello di Federconsumatori» spiega Berti. «Essendo a contatto con diverse persone, ho notato un malumore generalizzato, che d’altronde è condivisibile. Anch’io nelle ultime elezioni ho votato l’attuale sindaco Lidia Rozzoni. Ma, almeno per questi primi mesi di governo, sono rimasto un po’ deluso. Da tempo noto una situazione di degrado generalizzato in molte aree del paese. Se si costruiscono nuovi quartieri, bisogna anche saper garantire più servizi. Solo viale Risorgimento viene pulito regolarmente: l’ho fatto presente anche al nuovo assessore alla Cultura, Qualità e  Sicurezza urbana, Gianna Zeini». Berti non risparmia neanche il “Pantigliate informazioni”, il giornale dell’amministrazione comunale. «I cittadini non hanno la possibilità di esprimere le proprie opinioni» commenta. «Pubblicano solo quello che vogliono loro. Ogni tanto mando qualche lettera, che viene sempre cestinata. In una delle ultime, per esempio, contestavo la scarsa tempestività del Comune nella gestione dell’emergenza neve». Di diverso avviso sono due giovani madri, Graziella Cerioli e Stefania Merlo. «Abito da sempre a Pantigliate» dice Cerioli. «Nel corso degli anni è rimasta una cittadina a misura d’uomo. La biblioteca, in particolare, organizza numerose iniziative. Al suo interno è stato predisposto uno spazio dedicato ai bambini, che è molto funzionale e confortevole». «Io invece mi sono trasferita da poco a Pantigliate, prima abitavo a Peschiera» aggiunge Merlo. «Ho scoperto i vantaggi di abitare in un paese piccolo, dove vengono maggiormente valorizzati i rapporti umani». «Rispetto a qualche anno fa sono aumentati i servizi offerti dal Comune» commenta Simona. «Sono tuttavia diminuiti i negozi e, per andare a fare la spesa al centro commerciale sulla Paullese, bisogna utilizzare l’auto». Cristhian David Vicuna Merino, di origini equadoriane, abita a Pantigliate da due anni. «È un paese accogliente, più tranquillo di Milano ma anche di realtà come San Donato» spiega. «Il Comune organizza tante attività. Meritano sicuramente di essere menzionate le iniziative dell’ufficio Cultura del centro giovani Jolly. Il bibliotecario Gabriele Sottanella e la sua responsabile Paola Saraceno sono molto gentili e professionali, così come il coordinatore di Jolly, Marco Siboni». L’unica nota dolente dei servizi offerti dal Comune, secondo il giovane 21enne, sono gli ostacoli burocratici ai quali deve andare incontro per il rilascio dei documenti. «Non trovo grandi cambiamenti rispetto al passato» commenta il 54enne Alberto Coccia. «La viabilità, nel complesso, è migliorata, anche se il nuovo svincolo sulla Paullese presenta qualche problematica. Con la recente apertura di via Gramsci, tuttavia, il traffico risulta più fluido. Non utilizzo molto i servizi offerti dal Comune. Quando ne ho avuto bisogno con mia madre anziana, tuttavia, ho notato qualche carenza. La biblioteca, però è ben fornita». Si dichiara contento nel complesso anche il 60enne Mauro Gonfalini, da 34 anni a Pantigliate: «Rispetto a un tempo il paese risulta più vivibile». Il rodanese Roberto Perucchini vive a Cassignanica, vicino al confine con Pantigliate. Per diversi decenni ha prestato servizio nel corpo di Polizia locale di Rodano, per poi entrare a far parte dei vigili del capoluogo lombardo. «Negli ultimi anni le Polizie locali di Rodano e Pantigliate si sono unite» ricorda Perucchini. «Dal punto di vista della viabilità, la frazione dove abito risente molto del traffico proveniente da Pantigliate?». «Il miglioramento degli ultimi anni è visibile» commenta Zeini. «Nonostante l’aumento della popolazione, il Comune è riuscito comunque a garantire i servizi». «Come in tutte le trasformazioni avvenute troppo velocemente – commenta il giovane consigliere di minoranza Luigi Cordella – si presentano sempre dei problemi. Meglio, comunque, qualche anno fa. Le persone scelgono di abitare in paese per vari motivi, come per esempio il verde e la tranquillità. Purtroppo i nostri amministratori hanno deciso di far diventare Pantigliate una piccola città, edificando quasi tutti gli spazi disponibili».

Lorenzo Invernizzi