«Ci auguriamo l’agonismo per le più capaci»

Di fronte a un pubblico di genitori e nonni orgogliosi, le piccole ginnaste hanno presentato esercizi di crescente difficoltà, per lo più alla trave e a corpo libero, sulle musiche della Sirenetta e del Re Leone. Le tre allieve più capaci hanno poi riproposto l’esibizione che le ha viste protagoniste nella gara del primo maggio tenutasi a Pavone Mella, in provincia di Brescia, dove sono riuscite a guadagnarsi una buona posizione in classifica. «Vogliamo dare un avvio a queste bambine perché amino la ginnastica artistica; la ginnastica fa sempre bene, attiva il fisico!» ci dice Ceccarelli; «ci auguriamo che le più capaci prendano la strada dell’agonismo, regalandoci le stesse soddisfazioni degli allievi del judo». «Ci dispiace solo non avere alcun maschio tra le nostre fila! Ormai la pubblicità è tutta indirizzata verso il calcio, bisogna lavorare ancora molto per fare apprezzare a un largo pubblico questa disciplina». Per il gran finale le ginnaste in erba, tutte tra i 4 e i 12 anni, hanno voluto presentare un esercizio complesso, composto da salti dalla pedana, trave di equilibrio e capovolte; il tutto sotto l’occhio attento del loro insegnante, sempre pronto a dispensare consigli, a correggere dettagli, a spronare le ragazze. «Quando lavorano le sue bambine, Paolo diventa estremamente attento» ci dice la maestra Claudia, con un pizzico di tenerezza.
Nonostante la loro giovane età, l’impegno che hanno dimostrato queste bambine è stato veramente notevole; certo, un po’ di comprensibile emozione ha rischiato in alcuni istanti di prevalere, ma nel complesso è andato tutto per il meglio. Al termine del saggio, ciascuna allieva è stata poi premiata con una medaglia, alla presenza dell’assessore allo Sport Pizzacani, del presidente della Consulta per lo Sport Zani e della nostra redazione, per la quale tutti gli intervenuti hanno dimostrato particolare apprezzamento. «Questa Società è il fiore all’occhiello del Comune di Paullo» ha affermato l’Assessore; «sono sicuro che oltre a essere brave sportive, queste ragazze impareranno a essere brave cittadine!». Non possiamo che essere d’accordo, cosa c’è di più formativo dello sport?

Luca Ilgrande