Mentre i cittadini si interrogano e cercano di capire meglio cosa potrebbero significare, nel concreto, queste opere per una realtà come Paullo, la politica si divide

«Il raddoppio della paullese migliorerà la mobilità da e per Milano, la MM3, per i pendolari sarà un opportunità» afferma La Vinci; «la TEM toglierà traffico sulla Paullese» facilitando il trasporto per artigiani, imprese o trasportatori. Preoccupazione viene invece espressa dal coordinatore del Popolo della Libertà per il nuovo capolinea della MM3: «bisogna stare attenti che non diventi poi terra di confine e di nessuno», come accade a San Donato.
Parere diverso quello espresso dal capogruppo di “A sinistra per Cambiare”, Giancarlo Broglia, fervido sostenitore del prolungamento della metropolitana fino a Paullo, ma assolutamente contrario alla TEM, unica opera i cui cantieri stanno per partire, voluta da «un istituto del malaffare, che vuole cementificare il territorio». Era stato detto che avrebbero realizzato in contemporanea la tangenziale e la metropolitana, ma così non è, anzi forse per quest'ultima i soldi verranno chiesti ai cittadini tramite un pedaggio, mentre scompaiono i fondi necessari per il raddoppiamento della Paullese nel secondo tratto e gli abbonamenti ai mezzi pubblici aumentano, da questo mese, del 2%. «Basterebbe mettere a posto le strade esistenti, a partire dalla Cerca» e costruire opere utili davvero per i pendolari.

Paolo Agnelli