Tragedia sui binari a Pioltello: identificata anche la terza vittima

Nessuno dei feriti versa in pericolo di vita. secondo quanto sin’ora ricostruito dalle indagini, la causa della tragedia sarebbe il cedimento strutturale di un pezzo di binario di 23 centimetri

Nel cerchio rosso il pezzo di rotaia che ha ceduto

Nel cerchio rosso il pezzo di rotaia che ha ceduto Foto Ansa

Legambiente: «Linea Cremona-Milano fra le peggiori»

Ha un nome anche la terza vittima dello spaventoso incidente ferroviario che, nella mattinata di giovedì 25 gennaio, ha visto deragliare un convoglio di Trenord tra Pioltello e Segrate. Si tratta di Ida Maddalena Milanesi, 62enne di Caravaggio, medico, specializzata in radiologia, neurologia e neurologia oncologica, dirigente dello staff di radioterapia dell'istituto Neurologico Besta di Milano. La donna va ad aggiungersi alla 39enne Giuseppina Pirri di Cernusco ed a Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio ma residente a Vanzago (Milano), che viaggiava con la figlia Lucrezia di 18 anni, che si è salvata ma è rimasta ferita. 

Gli inquirenti che indagano sull’accaduto hanno già operato il sequestro della scatola nera del convoglio Trenord numero 10452, nonché dei vagoni, dell'intera area del deragliamento, dei documenti di manutenzione e i lavori in quel tratto di binari, che erano interessati da alcuni interventi di riqualificazione. Secondo le ricostruzioni effettuate, la causa della tragedia sarebbe il “cedimento strutturale” di un pezzo di binario di 23 centimetri trovato e sequestrato vicino alla rotaia, un chilometro prima della stazione di Pioltello. In quel punto, 3 carrozze sono uscite dai binari, ma il convoglio ha continuato la marcia per oltre 2 km, finché uno dei vagoni fuori asse ha colpito un palo della trazione elettrica, accartocciandosi. 

Intanto alle 16.00 si è svolto in Prefettura a Milano un summit cui ha preso parte il Ministro a Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, oltre al presidente di regione Lombardia, Roberto Maroni, al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, agli ad di Fs e Trenord, Renato Mazzoncini e Cinzia Farisè, ed al capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli. «Vogliamo la verità, la si accerti rapidamente, perché è inaccettabile morire mentre si va al lavoro – ha commentato il Ministro a margine del sopralluogo effettuato sul luogo del disastro -. Ho sentito dire molte volte in queste ore del tema degli investimenti sulla sicurezza: vi posso garantire che gli investimenti in sicurezza sono aumentati del 340% negli ultimi tre anni. È la nostra priorità in particolar modo nelle reti dei pendolari».

Legambiente Lombardia ha tuttavia lanciato un duro affondo riguardo la linea Cremona-Milano, teatro del deragliamento. «É stata segnalata come una delle peggiori in Lombardia – afferma la presidente, Barbara Meggetto -: conta oltre 10 mila pendolari giornalieri, su treni lenti e sovraffollati dall'età media di 17 anni. Sulla linea circolano ancora modelli obsoleti, soprattutto negli orari di maggior affluenza di pendolari. Al momento però deve prevalere la cautela. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e dei feriti di questo tragico incidente».   

Redazione Web

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