“Cuori in emergenza”: la pandemia non ferma la cura dei bambini gravemente cardiopatici del Terzo Mondo

Nonostante il Coronavirus, lo scorso anno 25 piccoli pazienti sono stati operati al Policlinico di San Donato grazie al progetto della Onlus Bambini Cardiopatici nel Mondo. Attiva una raccolta fondi

Ogni anno nel mondo nascono 2 milioni di bambini malati di cuore, di cui 1,5 milioni non hanno speranza di vita perché nati in Paesi poveri dove non possono ricevere un’adeguata assistenza sanitaria. Per questo Bambini Cardiopatici nel Mondo Onlus, attiva da oltre 25 anni, non ha fermato “Cuori in Emergenza”, il progetto che dal 2016 porta in Italia bambini gravemente cardiopatici, provenienti da Paesi in guerra o nei quali non potrebbero essere curati adeguatamente, per offrire loro interventi salvavita. Con l’interruzione delle missioni operatorie all’estero a causa dell’emergenza sanitaria, questo programma è diventato ancora più prezioso. Grazie al progetto, nel 2020 l’associazione ha permesso a 25 bambini di essere operati presso il Policlinico di San Donato, nonostante la pandemia. Ciò garantendo, a seconda delle necessità, il trasferimento da e per il Paese di origine di bambini e familiari, la degenza, gli esami diagnostici, l’intervento chirurgico e i trattamenti post operatori. Nonché l’accoglienza per tutto il periodo di quarantena obbligatoria. Per sostenere il prosieguo delle missioni salvavita anche nel 2021, Bambini Cardiopatici nel Mondo ha lanciato una campagna di raccolta fondi alla quale è possibile contribuire tramite il numero solidale 45587 dall’1 al 20 febbraio. 

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