Dopo l'incontro di Squeri con Scarioni, Ginelli (PD) attacca l'amministrazione di San Donato: «Basta ambiguità sullo stadio»
«Che i nostri amministratori locali si facciano “portare a spasso” in questo modo è a dir poco imbarazzante». Chiarimenti attesi nel consiglio comunale del 14 novembre.
Il recente comunicato stampa dell’amministrazione comunale di San Donato Milanese, che ha riportato l'incontro tra il presidente del Milan Paolo Scaroni e il sindaco Francesco Squeri, ha acceso un dibattito acceso e critiche severe da parte del consigliere comunale Gianfranco Ginelli del Partito Democratico. Nonostante Scaroni abbia rassicurato il sindaco sul progetto dello stadio, l'annuncio non ha convinto Ginelli, che ha definito l'intera situazione «imbarazzante» e ha criticato l'amministrazione locale per la sua apparente passività.
«Che i nostri amministratori locali si facciano “portare a spasso” in questo modo è a dir poco imbarazzante», ha affermato Ginelli, puntando il dito contro l’atteggiamento del sindaco Squeri e della sua giunta. Il consigliere ha evidenziato come il Milan continui a “ondeggiare” tra Milano e San Donato, lasciando la città in uno stato di costante incertezza. Secondo Ginelli, l'incontro con Scaroni non è altro che l'ennesima mossa per mantenere aperte tutte le possibilità senza un vero impegno.
La critica di Ginelli è diventata ancora più severa alla luce delle notizie provenienti da Milano: solo tre giorni prima dell'incontro a San Donato, Scaroni e l'Inter avevano sottoscritto una manifestazione di interesse con il Comune di Milano per la riqualificazione dell'area attorno allo stadio Meazza. «Che il Milan dica con chiarezza quale è la sua scelta, la formalizzi in modo certo e definitivo!», ha esclamato Ginelli, evidenziando l'urgenza di ottenere una posizione chiara e definitiva da parte del club.
L’amministrazione comunale, che ha scelto di comunicare l’incontro attraverso una nota ufficiale, è stata accusata di trattare la questione con leggerezza. Ginelli ha sottolineato che la città non può più permettersi di impiegare risorse e denaro in una trattativa che sembra più una partita giocata sul filo delle convenienze. «Stiamo impegnando risorse e denaro da 30 mesi e non vogliamo più “giocare” questa partita, game over», ha ribadito, lanciando un chiaro avvertimento: se non ci saranno risposte chiare, sarà necessario rivolgersi a soggetti esterni per tutelare i diritti della comunità, con il sindaco Squeri e la sua giunta responsabili delle conseguenze.
La mozione che Ginelli e il Partito Democratico presenteranno al consiglio comunale il 14 novembre punta a far pressione affinché il Milan formalizzi le proprie intenzioni, evitando che San Donato rimanga intrappolata in un gioco di promesse e dichiarazioni ambigue. La richiesta è chiara: una posizione definitiva e una risposta che rispetti gli sforzi e le aspettative dei cittadini.
Il consiglio comunale del 14 novembre rappresenta una data cruciale per il futuro della città, un momento in cui la politica locale dovrà scegliere se continuare a seguire la linea delle promesse non mantenute o se alzare la voce per difendere il proprio territorio. Ginelli ha concluso con un appello all’amministrazione affinché si schieri dalla parte della chiarezza e della trasparenza: «Siamo qui per rappresentare i cittadini e per tutelarli. Adesso è il momento di dimostrarlo».