Andrea Checchi: «Vogliamo rilanciare le risorse e le competenze mortificate negli ultimi 5 anni. E continueremo ad ascoltare e a dare spazio ai giovani»


Ci sono apparentamenti in vista, alleanze palesi o meno?
La nostra coalizione è forte e coesa, si tratta di confermare il sostegno espresso nei nostri confronti. Faremo in modo che aumenti il numero dei votanti ma un allargamento della coalizione non è all'ordine del giorno.

Come si combatte l’astensionismo dilagante (69% contro il 63% 2007)?
Presentandosi alla città con un programma credibile e convincente, puntando tantissimo sul coinvolgimento dei cittadini. Bisogna presentare candidati in grado di raccogliere consenso e ci siamo riusciti: abbiamo avuto un numero di preferenze altissimo: vuol dire che la gente sostiene le persone che si candidano, le liste credibili.

A quali interventi darà la priorità, una volta salito sulla poltrona di sindaco?
Ci sono 5 proposte su cui intendo lavorare fin da subito, da realizzarsi a costi limitatissimi: equità fiscale e revisione delle rette, trasparenza amministrativa, mobilità (riattivare piste ciclabili, rilanciare la stazione Fs di San Donato), sviluppare il sistema di reti e relazioni attivando o riattivando le consulte, realizzare un parco locale di interesse sovra comunale.

Come risolvere i problemi come il degrado e la carenza di mezzi di trasporto delle frazioni isolate come Poasco e Certosa?
A Certosa ci sono difficoltà di passaggio dei mezzi legate alle strade strette ma non è un'area trascurata. Poasco ha più difficoltà, in parte sopperite dalla linea 77 (che grazie al contributo di Atm ora viaggia anche domenica). Bisogna ragionare con i cittadini per puntare a nuove forme di trasporto e ripensare al Chiamabus.

Qual è il futuro del parco ex Snam, presto intitolato a E. Mattei, e del VI Palazzo Uffici Eni?
Eni crede tanto nella città e nel benessere dei cittadini ma con il VI Palazzo uffici i benefici della città sono pochi; intendiamo riaprire ragionamenti e ipotesi progettuali. Per quanto riguarda il Centro Sportivo dobbiamo rilanciare la gestione imprenditoriale di uno spazio così bello e trascurato, lavorando con le associazioni e le società sportive che vi operano all’interno.

Qual è il suo programma per le aree verdi come la Campagnetta di via di Vittorio e il “pratone” di via Gramsci?
Ci siamo impegnati per mantenere e valorizzare 3 aree verdi: la Campagnetta, il parco Nord di San Giuliano con quello che sarà il parco Sud di San Donato e l’area verde di via Olona, a Certosa. Riguardo il “pratone”, bisognerà capire che eredità portiamo a casa dall'Amministrazione di Centrodestra e puntare alla realizzazione di una grandissima area verde centrale.

Quali sono le proposte per incrementare gli spazi di aggregazione per i giovani e qual è il futuro del Caffè-Libreria Artea?
I giovani continuano a sostenere il nostro progetto perché li abbiamo ascoltati durante incontri e serate. Continueremo a dare loro spazio, rilanciando la consulta in modo efficace e cercheremo di avere un assessorato specifico. L’Artea è in mano a una cooperativa sociale che organizza eventi di carattere culturale: sarà interlocutore privilegiato per attività e iniziative.

Un appello agli elettori: perché votarla?
Perché crediamo tantissimo nel bene di questa città. Vogliamo rilanciare le risorse e le competenze mortificate negli ultimi 5 anni. Siamo orgogliosi del progetto di città elaborata in questi mesi, l'idea di partecipazione dei cittadini non sarà uno slogan, ma una prassi politica consolidata. Andate a votare! L'astensionismo è un guaio per i tutti.