San Donato, Parco Mattei, per il Circolo Pd ancora promesse e niente fatti

Il Partito Democratico accusa la giunta Squeri: «A tre anni dall’insediamento non c’è un piano concreto, solo annunci e un parco fermo»

A San Donato Milanese si torna a parlare del Parco Mattei, ma ancora una volta lo si fa in termini di mancate risposte. A denunciare la situazione è il Partito Democratico – Circolo Curti Sassoli, che in una nota ufficiale diffusa il 6 maggio 2025 lancia un attacco diretto alla giunta guidata da Francesco Squeri, accusata di immobilismo, ritardi e scarsa trasparenza.

Secondo il PD, dal 2021 a oggi nulla di concreto sarebbe stato fatto per rilanciare l’area, nonostante una proposta di Partenariato Pubblico-Privato (PPP) fosse già pronta sul tavolo al momento dell’insediamento dell’attuale maggioranza. Una proposta che, secondo gli ex amministratori, avrebbe potuto portare entro quest’anno a risultati tangibili.

Un progetto bocciato senza alternative

«Nel 2021/2022 avevamo delineato un percorso serio e sostenibile – scrivono i Democratici – con l’obiettivo di arrivare entro il 2025 ai primi risultati tangibili. L’attuale Amministrazione ha però frettolosamente liquidato la proposta, definendola tardiva e troppo onerosa. Eppure, dopo tre anni, non vi è traccia di un piano alternativo compiuto».

In effetti, già nel febbraio 2023 il sindaco Squeri, durante un intervento in Consiglio comunale, aveva espresso forti perplessità sull’equilibrio economico del PPP presentato dalla giunta precedente: «Il PPP ereditato non ci convince. […] Tempi di avvio dei lavori ipotizzato per il 2025. Troppo tardi».

Una dichiarazione che oggi, alla luce della totale assenza di un piano concreto, appare clamorosamente smentita dai fatti.

Delibere e interrogazioni senza risposte chiare

Nei tre anni di amministrazione, secondo il PD, gli unici atti formali adottati sono due delibere di Giunta: la n. 167 del 19 dicembre 2024, che avvia una raccolta di proposte di sponsorizzazione tecnica e finanziaria (su input di ENI), e la n. 25 del 27 febbraio 2025, che avvia un accordo con la stessa ENI limitato al comparto “terra”.

«Si tratta però – commentano i Democratici – di interventi parziali, che non forniscono un quadro d’insieme né chiariscono l’impatto finanziario complessivo. Abbiamo chiesto con accessi agli atti e interrogazioni se esista un piano economico-finanziario completo, se siano stati considerati gli investimenti di ENI e quali spese rimarranno a carico del Comune. La risposta dell’Amministrazione è stata tanto semplice quanto preoccupante: “non risulta attualmente conclusa l’attività e, pertanto, definite le caratteristiche specifiche per l’intervento complessivo di riqualificazione”».

Piscina chiusa e cittadini in attesa

Nel frattempo, la piscina olimpionica da 50 metri del Parco Mattei – una delle poche strutture pubbliche del genere sul territorio – resta chiusa. Un disagio non da poco in vista dell’estate, in una città che ha sempre fatto della pratica sportiva uno dei suoi fiori all’occhiello.

«Come ex amministratori – conclude la nota del PD – lo abbiamo ribadito più volte: riconosciamo le difficoltà dell’amministrare e, in Consiglio, ci siamo anche complimentati per le prospettive annunciate sulla riqualificazione. Ma ora chiediamo trasparenza, tempi certi e una vera volontà politica di rilancio. San Donato merita più di proclami e attese infinite».