San Donato Milanese, muore nell’incendio del suo appartamento: forse colpa di una sigaretta
Emanuele Crippa, 55 anni, vittima di un rogo notturno nella sua abitazione in via Caviaga. L’ipotesi è quella di un tragico incidente domestico

23 giugno 2025
Un gesto quotidiano, probabilmente compiuto in un momento di stanchezza, si sarebbe trasformato in tragedia. È quanto emerge dalle prime ricostruzioni sull’incendio avvenuto nella notte di mercoledì 18 giugno in un appartamento al terzo piano di via Caviaga 5, a San Donato Milanese, dove ha perso la vita Emanuele Crippa, 55 anni. Secondo quanto trapelato da fonti investigative, l’uomo si sarebbe addormentato con una sigaretta accesa in mano. Una distrazione che avrebbe provocato l’innesco del rogo: la cenere avrebbe incendiato il materasso, con il fuoco propagatosi poi rapidamente nella stanza da letto. Crippa era solo in casa. I Vigili del fuoco, accorsi con squadre da Melegnano, piazzale Cuoco e via Darwin, lo hanno trovato privo di sensi. Il 55enne è deceduto durante il trasporto in ospedale. L’intero appartamento è stato posto sotto sequestro in attesa degli accertamenti tecnici e dell’autopsia disposta dalla Procura di Lodi. Tuttavia, dai rilievi effettuati sul posto da Carabinieri e pompieri, l’ipotesi più accreditata resta quella del tragico incidente domestico, senza al momento evidenze che facciano pensare a cause dolose. Quella di Emanuele Crippa è una vicenda che ha colpito profondamente il quartiere. I vicini raccontano di un uomo riservato, che da tempo stava attraversando un momento difficile, segnato dal recente lutto per la perdita della madre. Viveva da solo, mentre il fratello Mauro, camionista, era spesso fuori casa per lavoro. Il dramma riporta alla memoria un altro episodio simile avvenuto a novembre, a Triginto di Mediglia: Maria Rosa Carelli, 83 anni, era morta nel rogo della propria abitazione, in quel caso a causa di un incendio innescato presumibilmente da alcol versato nel camino per ravvivare le fiamme. Due tragedie domestiche in pochi mesi che scuotono il territorio e riaccendono l’attenzione sui rischi legati alla quotidianità, spesso sottovalutati, ma potenzialmente fatali.
23 giugno 2025