Metanopoli negli occhi di Basilico: 144 scatti realizzati nel 1993 per conto di SNAM

Dal 9 maggio al 29 giugno, le fotografie del celebre maestro in mostra a Cascina Roma per riscoprire il cuore urbano di San Donato Milanese

Gabriele Basilisco

Gabriele Basilisco elaborazione AI

Il libro edito da Snam nel 1995

Il libro edito da Snam nel 1995

Un viaggio nel tempo, ma anche nello spazio urbano di uno dei quartieri più simbolici della città. Dal 9 maggio al 29 giugno, la Galleria d’arte contemporanea “V. Guidi” di Cascina Roma ospita la mostra “Metanopoli. Attualità di un’idea”, un omaggio alla visione fotografica di Gabriele Basilico, realizzato in collaborazione con l’Archivio Gabriele Basilico e con il sostegno del Comune di San Donato Milanese.

In esposizione, 144 scatti realizzati nel 1993 per conto di SNAM, in soli due giorni – il 15 e il 24 maggio di quell’anno – quando Basilico fu chiamato a documentare il quartiere di Metanopoli. Un’area nata nel 1952 per volontà di Enrico Mattei, con l’ambizione di creare una “città ideale” a servizio dell’industria energetica e delle persone che vi lavoravano.

Con la sua inconfondibile attenzione per l’architettura e il paesaggio urbano, Basilico restituì un ritratto rigoroso e al tempo stesso poetico: niente figure umane, solo edifici, spazi, geometrie. Il suo obiettivo racconta la città non come sfondo, ma come protagonista. Le immagini, realizzate in pellicola a colori e in due formati (6x9 e 6x12 cm), rimasero custodite per oltre trent’anni e oggi tornano visibili al pubblico, proprio nei luoghi in cui furono scattate.

L’inaugurazione della mostra è prevista per giovedì 8 maggio alle ore 17.30. L’ingresso è gratuito.

«Portare a San Donato le fotografie di Gabriele Basilico dedicate a Metanopoli significa restituire alla nostra comunità uno sguardo profondo e consapevole sul proprio territorio – ha commentato il sindaco Francesco Squeri –. Questo lavoro ci offre l’occasione di riflettere sul senso originario di un quartiere nato da una visione lungimirante, e di rinnovare il legame tra memoria, identità e futuro».