Milano e Libano mano nella mano: don Carlo, celebra la sua prima messa nella diocesi ambrosiana

Alla Chiesa di Santa Barbara di San Donato Milanese, un evento che unisce fede, vocazioni e dialogo interreligioso, nel segno della cooperazione tra Milano e Beirut

Carlo Giorgi (foto G. Sandionigi) terrasanta.net

Carlo Giorgi (foto G. Sandionigi) terrasanta.net

Sabato 17 maggio 2025 sarà una data speciale per la comunità della Parrocchia di Santa Barbara di San Donato Milanese. Alle 18:30 si terrà una celebrazione eucaristica molto attesa: Don Carlo Pietro Giorgi, ordinato sacerdote lo scorso 3 maggio a Beirut nel Seminario Redemptoris Mater, celebrerà per la prima volta una messa nella diocesi di Milano.

Un momento denso di significato spirituale, ma anche simbolico. Don Carlo ha ricevuto l’ordinazione diaconale il 5 ottobre 2024 nel Duomo di Milano per mano dell’Arcivescovo Mario Delpini, e ora torna in diocesi dopo il suo cammino formativo all’estero per condividere con la sua comunità d’origine la gioia del ministero sacerdotale appena iniziato.

Un ponte tra Milano e il Libano

L’evento assume un valore ancora più profondo se inserito nel contesto dei rapporti tra la Fondazione Ambrosiana San Marco e il Seminario Redemptoris Mater di Beirut, da anni legati da un vincolo di sostegno reciproco. Proprio quest’anno, la Fondazione festeggia i suoi 25 anni di attività nel campo della promozione del dialogo interreligioso. Un impegno continuo che si traduce nel sostegno concreto alle vocazioni sacerdotali e in iniziative che favoriscono la convivenza e la comprensione tra Cristiani, Islamici e, con attenzione crescente, anche nei confronti del mondo ebraico.

Dopo la messa, sarà la stessa presidente della Fondazione, Mirella Taza, a portare un saluto istituzionale a nome dell’organizzazione, ricordando l’importanza di questo anniversario e il ruolo della comunità ambrosiana nel promuovere la pace attraverso la cultura del dialogo.

Il racconto del Seminario di Beirut

Il programma proseguirà con un breve intervento del rettore del Seminario Redemptoris Mater, Monsignor Guillaume Bruté de Rémur, che offrirà uno sguardo più ravvicinato sulla realtà formativa libanese, dove si incontrano giovani provenienti da tutto il mondo, chiamati a una missione internazionale di evangelizzazione.

La presenza di Mons. Bruté de Rémur a San Donato è un segno tangibile della collaborazione tra chiese locali e comunità cristiane internazionali. Il suo intervento sarà l’occasione per far conoscere ai fedeli e ai cittadini un’esperienza di fede profondamente radicata nel contesto mediorientale, dove il cammino spirituale si intreccia con le sfide della convivenza in una società complessa e pluralistica.

Una comunità in festa, tra fede e impegno civile

L’intera serata si svolgerà nella Chiesa di Santa Barbara, punto di riferimento spirituale e culturale del quartiere, che da sempre ospita iniziative capaci di unire valori religiosi e responsabilità sociale.

«Siamo felici di poter accogliere Don Carlo e di condividere con lui questo passaggio così importante», commentano alcuni parrocchiani. «Non è solo la sua prima messa, è anche un modo per ricordarci che ogni vocazione è un dono che riguarda tutti».

L’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, si propone di coniugare il momento liturgico con una riflessione più ampia sul valore del servizio, della formazione e dell’apertura alle culture diverse.