Non ce l'ha fatta l'uomo che ha avuto un malore alla piscina di San Donato Milanese

Matteo Di Maio, un trentenne di San Donato, è deceduto una settimana dopo essere stato colpito da un arresto cardiocircolatorio nella piscina comunale di via Parri

Il dramma ha colpito la comunità di San Donato con la notizia della morte di Matteo Di Maio, un trentenne che aveva subito un grave malore nella piscina comunale di via Parri. L'incidente è avvenuto il 24 luglio, quando Di Maio, dopo essere entrato in acqua, ha improvvisamente avvertito un malore che lo ha portato sott'acqua.

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane è stato subito soccorso dai bagnini presenti nell'impianto sportivo, che hanno prontamente chiamato i servizi di emergenza. Sul posto sono intervenuti un'ambulanza della Croce Rossa di San Donato e l'équipe medica a bordo di un elicottero. Al loro arrivo, Di Maio era in arresto cardiocircolatorio. I soccorritori, utilizzando anche i defibrillatori, hanno fatto di tutto per rianimarlo. All'uscita dalla piscina, sembrava che avesse ripreso a respirare e che il battito cardiaco fosse tornato. Tuttavia, è stato trasportato d'urgenza al Policlinico San Donato, dove è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva.

Purtroppo, Di Maio non ha mai ripreso conoscenza ed è rimasto in coma farmacologico fino al tragico epilogo avvenuto nella tarda mattinata di mercoledì. La procura di Milano ha disposto l'autopsia e incaricato la polizia locale di San Donato di effettuare le indagini necessarie per chiarire la dinamica dell'accaduto, comprese le testimonianze delle persone presenti in piscina al momento del malore e l'analisi di eventuali altri elementi utili. È ancora da verificare se la causa del malore sia legata a una congestione, ipotesi emersa inizialmente ma che necessita di ulteriori conferme.

Nel frattempo, la polizia locale di San Donato, su disposizione della procura milanese, ha sequestrato i due defibrillatori utilizzati dai soccorritori per cercare di rianimare Di Maio. Come prassi in situazioni simili, anche il piano di sicurezza della piscina è stato posto sotto esame.

Le condoglianze dell'amministrazione di San Donato, rappresentata dal sindaco Francesco Squeri, sono state rivolte alla famiglia, che ora si trova ad affrontare un momento di profondo dolore. La data dei funerali non è ancora stata fissata, in attesa dell'autopsia disposta dalla procura.