San Donato Milanese, addio al platano secolare di Cascina Moro: albero a rischio crollo
Nonostante i numerosi interventi, l'Amministrazione costretta all'abbattimento per motivi di sicurezza: «Dispiace perdere un albero così simbolico»

13 marzo 2025
Dopo anni di monitoraggio e interventi, l'amministrazione comunale di San Donato Milanese si trova costretta ad abbattere il maestoso platano all'ingresso di Cascina Moro. La decisione, sofferta ma necessaria, è stata presa a seguito degli ultimi controlli che hanno evidenziato uno stato di estrema gravità della pianta, con un elevato rischio di cedimento. Fin dal 2017, l'amministrazione ha investito risorse e competenze per cercare di salvare l'albero, sottoponendolo a quindici controlli visivi e strumentali e a due tomografie. Tuttavia, l'ultimo test, effettuato con metodo V.T.A. e prove strumentali con resistografo, ha confermato che il platano si trova in classe di propensione al cedimento D, la più critica. Secondo i protocolli, le piante classificate in questa categoria presentano anomalie tali da compromettere la loro sicurezza, rendendo inevitabile l'abbattimento. Gli agronomi incaricati dell'analisi hanno concluso che i difetti strutturali, la scarsa risposta vegetativa degli ultimi anni e le gravi problematiche sanitarie, aggravate dagli esiti strumentali, non lasciano alternative. «Il platano era sotto osservazione da tempo - dichiara il vicesindaco Carlo Barone -. Purtroppo, gli ultimi controlli hanno confermato la necessità di intervenire per garantire la sicurezza dei cittadini e dell'edificio storico attiguo. Dispiace perdere un albero così antico, presente prima ancora della fondazione di Metanopoli, ma ci impegniamo a sostituirlo con una nuova pianta che restituisca bellezza a questo angolo della città». L'Amministrazione comunale ha già inserito il platano nell'elenco delle piante a rischio abbattimento, presenti in diverse zone della città e classificate anch'esse in classe D. L'obiettivo è quello di garantire la sicurezza dei cittadini e preservare il patrimonio verde, sostituendo le piante abbattute con nuovi esemplari di dimensioni adeguate.
13 marzo 2025