San Donato Milanese, i pensionati chiedono risposte: «Dove sono le Case di comunità promesse?»

Dall’assemblea pubblica si alza la voce dei sindacati: «Servizi sanitari carenti, il PNRR non resti un libro dei sogni»

A San Donato Milanese cresce la preoccupazione tra i cittadini, in particolare tra i pensionati, per la carenza di servizi sanitari territoriali e per l’assenza, ad oggi, delle Case di comunità previste sul territorio. Il tema è stato al centro di un incontro pubblico molto partecipato, tenutosi nei giorni scorsi nella sala polivalente di via della Chiesa 3, organizzato dai sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL e dal Comitato Centro Anziani. A moderare il dibattito Giorgio Rossetti, coordinatore della FNP di zona, mentre tra gli interventi più significativi si è distinto quello di Luigi Maffezzoli, segretario generale FNP CISL Milano. Dal confronto è emerso un quadro chiaro: i cittadini avvertono un peggioramento nell’accesso alle cure. «Un tempo i poliambulatori offrivano più specialità hanno ricordato alcuni presentiora siamo spesso costretti a rivolgerci ai privati. Ma la sanità deve rimanere pubblica e accessibile». Le Case di comunità, inserite tra gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, restano per ora promesse non mantenute. «Nel territorioha spiegato Maffezzolisono previste due sedi: una a Melegnano, in via San Francesco, e una a San Giuliano Milanese, in via Cavour. Come sindacati continueremo a monitorare l’avanzamento dei lavori. I fondi del PNRR hanno scadenze precise e i servizi, così come sono oggi, non bastano per rispondere ai bisogni della popolazione». Ha aggiunto Giorgio Rossetti: «A San Donato, confidiamo che si realizzino i progetti annunciati sui due poliambulatori, in via Fermi e in via Sergnano, dedicati in particolare ai bambini e giovani e agli anziani fragili». Intanto però, i pensionati di San Donato lamentano servizi in calo rispetto al passato e gli obiettivi previsti dal PNRR, nei loro commenti, sono stati definiti un “libro dei sogni”. Le perplessità si uniscono ai numeri: secondo i dati forniti da Asst Melegnano Martesana e Regione Lombardia, gli anziani con disabilità assistiti nel Sud Est Milano rappresentano il 19,3% degli over 65, in linea con la media generale. Ma solo l’1,9% usufruisce effettivamente di indennità di accompagnamento e di assistenza domiciliare integrata (Adi), pari al 30,9% del totale dei disabili. Intanto, per offrire un aiuto concreto, la FNP CISL ha attivato a Melegnano il decimo “Punto Salute” per Milano e hinterland. Uno sportello pensato per orientare i cittadini tra esenzioni, attese troppo lunghe, visite prescritte ma non disponibili, e disservizi nelle strutture locali. Un presidio importante in un contesto in cui la sanità di prossimità è sempre più fragile.