Una scuola capace di accogliere ogni bambina e bambino nella propria unicità: è questo il principio ispiratore del nuovo modello di assistenza educativa scolastica approvato dalla Giunta comunale sandonatese. Le linee guida, definite in collaborazione con scuole, famiglie, operatori educativi e uffici comunali, mirano a costruire un sistema più umano e giusto, in grado di mettere davvero al centro il benessere dei ragazzi. Il nuovo approccio, pensato per gli alunni con disabilità o con certificazioni che richiedono supporto specialistico, va oltre la logica dell’intervento emergenziale. L’obiettivo è offrire un supporto stabile, continuativo e integrato, che favorisca la creazione di legami significativi all’interno della classe e garantisca una crescita armoniosa non solo sul piano cognitivo, ma anche emotivo e relazionale. Tra le principali novità, la possibilità di attivare interventi educativi anche in assenza di diagnosi formale, intercettando in anticipo eventuali difficoltà evolutive o relazionali. In questo modo, l’intera comunità scolastica potrà beneficiare di un ambiente più coeso, attento e consapevole. «Mettere al centro il benessere – spiega l’assessora al welfare Francesca Micheli – significa cambiare prospettiva: non fermarsi al bisogno, ma riconoscere la persona. È una scelta culturale, non una risposta a un’urgenza. Stiamo investendo sulla comunità, a partire dai più piccoli». Sulla stessa linea anche l’assessora all’istruzione Valentina Marzani, che sottolinea l’importanza di un patto educativo rinnovato: «Una scuola inclusiva non isola le difficoltà, ma le integra nel percorso comune. Questo modello rafforza la relazione tra scuola, famiglie e territorio, dando stabilità, prevenzione e reale attenzione alla crescita di ogni alunno».