Scoperta la causa del Long Covid. Una ricercatrice sudafricana ha rivelato dove si nasconde il colpevole e perché i test sono stati inefficaci finora
Resia Prestorius: «Un nuovo studio nel mio laboratorio ha dimostrato che c'è una significativa formazione di micro coaguli nel sangue sia dei pazienti attualmente infettati che di quelli da lungo tempo non più infettati»

10 gennaio 2022
I sintomi del Long Covid come stanchezza, affaticamento, mal di testa,
mancanza di respiro affliggono chi ne soffre per settimane, se non per
mesi. La professoressa Resia Prestorius, ha studiato il fenomeno in
Sudafrica per mesi, e ora, insieme al suo team, crede di aver trovato la
causa dei problemi che colpiscono alcune persone guarite ma risparmiano
altre. «Un nuovo studio nel mio laboratorio ha dimostrato che c'è una
significativa formazione di micro coaguli nel sangue sia dei pazienti
attualmente infettati che di quelli da lungo tempo non più infettati»,
dice al britannico «Guardian» la professoressa della Stellenbosch
University del Sudafrica: «Alcuni pazienti sono così malati che non
possono lavorare o possono a malapena salire qualche rampa di scale». Ma
ora c'è un nuovo approccio. Secondo lei i micro coaguli sarebbero la
causa del problema. «Abbiamo scoperto un alto livello di varie molecole
infiammatorie che sono intrappolate nei micro coaguli esistenti», dice
l'esperta. Per le persone sane, tali coaguli non costituirebbero un
pericolo perché verrebbero dissolti in un processo chiamato fibrinolisi,
spiega. Nei pazienti affetti da Long Covid, tuttavia, i coaguli sono
apparentemente resistenti alla scissione della fibrina.Secondo
Pretorius, i coaguli sono responsabili anche del fatto che il tessuto
cellulare a volte riceve troppo poco ossigeno, il che porta all'ipossia
cellulare. La mancanza di ossigeno, a sua volta, è alla base dei sintomi
che questi pazienti sviluppano. Ciò che ostacola una soluzione rapida è
che non ci sono ancora test patologici affidabili che rilevino questi
punti critici, continua l'esperta. Poiché i test esistenti non mostrano
nulla, a molti pazienti è mossa l'accusa che la causa dei loro sintomi è
la loro psiche. Il fatto che non si scopra nulla, però, è dovuto al
fatto che le molecole nocive sono nascoste nei micro coaguli. Con il suo
team, Resia Pretorius sta ora ricercando antidoti, e secondo lei ci
sono già approcci promettenti. Ma per capire meglio il SARS-CoV-2 e le
sue conseguenze, bisogna investire di più nella ricerca, avverte
l'esperta. Per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”,
questa nuova scoperta vuole dare speranza alle circa 100 milioni di
persone in tutto il mondo che a volte sono gravemente menomate e che
possono essere a maggior rischio di ictus o attacco cardiaco a causa del
Long Covid.
10 gennaio 2022