Centro polifunzionale d’emergenza e Nucleo volontari a cavallo: taglio del nastro all’Idroscalo

La Città metropolitana di Milano ha inaugurato il nuovo Cpe, finanziato da Regione Lombardia, col valore aggiunto dell’attività di ricerca persone scomparse a cura delle Giacche Verdi

Un nuovo Centro polifunzionale d’emergenza, con l’eccellenza del Nucleo volontari a cavallo, è stato inaugurato nel tardo pomeriggio di martedì 24 maggio, all’Idroscalo. Un’iniziativa, firmata Città metropolitana di Milano, frutto di un progetto di rete, che vede coinvolte Prefettura, Questura, l’associazione Giacche Verdi Lombardia, il Comitato di Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile, e che conta sull’importante finanziamento, da circa 1,5 milioni di euro, di regione Lombardia.  

Un progetto importante che ha permesso di strutturare circa 4000 mq in zona Riviera est a disposizione dei volontari. Una vera sede operativa, articolata per rispondere a tutte le necessità del CCV-Mi che da qui coordinerà tutte le attività di prevenzione e soccorso, facendo da regia per l’attività di Protezione civile nell’area metropolitana (133 Comuni). Un progetto articolato, con nuclei dedicati e specializzati al servizio delle attività di soccorso, quali le unità cinofile, il Nucleo sommozzatori e il Nucleo volontari a cavallo. E proprio quest’ultimo è stato protagonista dell’evento di martedì 24. 

«Siamo orgogliosi di poter dare una veste istituzionale ad una importante collaborazione con le Giacche Verdi, che ringraziamo – spiegano la vicesindaca e i consiglieri delegati della Città metropolitana di Milano all’Idroscalo e alla Protezione civile – La loro attività si è rivelata spesso fondamentale per il ritrovamento di persone scomparse e, ora, è un valore aggiunto per questo Cpe, permettendo una risposta tempestiva alle chiamate di soccorso». 

Partner di questo progetto l’associazione Giacche Verdi Lombardia, che festeggia quest’anno il suo 30esimo compleanno con l’istituzionalizzazione di una sinergia che si è rivelata strategica. Sono numerose le chiamate di intervento che i volontari ricevono dalla Prefettura, in caso di persone scomparse in zone isolate o boschive. Un’ottantina i volontari che operano all’idroscalo, una ventina i cavalli a disposizione per le attività di soccorso, tutti animali sottratti a maltrattamenti o sequestrati alla criminalità organizzata. Da tempo l’associazione tiene corsi di addestramento a cavallo per imparare a condurli in ambienti boschivi, vicino ai corsi d’acqua, tutte attività che si prestano particolarmente al soccorso di persone scomparse. Grande risposta dei giovani e delle donne, che sono il 75% del gruppo volontario.

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