La stazione di Segrate viaggia sul binario del degrado: Micheli attacca su più fronti

Il consigliere segratese Paolo Micheli attacca su più fronti, confidando di avere qualche buon risultato a breve termine, e tenta di riaccendere i riflettori della politica - non solo locale - sullo stato di abbandono e incuria in cui versa la stazione di Segrate alla vigilia di un appuntamento importante, l’Expo 2015, che porterà al vicino Idroscalo migliaia di visitatori.

Dopo aver presentato nelle scorse settimane due interrogazioni, una rivolta all’attenzione dell’assessore regionale Del Tenno (ricordiamo che il trasporto regionale, comprese le linee suburbane che si fermano a Segrate, è gestito da Trenord - Regione Lombardia possiede una quota di Trenord tramite la partecipata FNM Spa - e Trenitalia), l’altra al Comune di Segrate, Paolo Micheli, nella duplice veste di consigliere comunale e regionale per il Patto Civico, oltre che referente della Martesana, torna all’assalto. Questa volta si rivolge ai sindaci della “sua Martesana” e in una lettera lancia un accorato appello: «fate da megafoni, raccogliete le istanze dei cittadini pendolari affinché diventino nuova materia su cui dibattere». Scrive: «La tratta ferroviaria Bergamo-Milano che corre in Martesana è ancora ferma sul binario del degrado, stazioni fatiscenti - quella di Segrate ne è un esempio -, pulizia dei treni molto carente, pochi convogli sovraffollati, spesso in ritardo. Pendolari innervositi dalla qualità del servizio giudicato al di sotto degli standard minimi per un Paese civile». Su Segrate aveva già detto: «Di fronte all'attivismo dimostrato dall'Amministrazione comunale in altri campi, soprattutto in urbanistica, l'abbandono cui appare lasciata la nostra stazione è inaccettabile. La stazione di Segrate, o “fermata" come anche è chiamata, è utilizzata da molti segratesi, ma anche dai tanti pendolari dell’Est milanese; le linee S5 (Varese-Milano-Treviglio) e S6 (Novara-Milano-Treviglio) assicurano, dalle sette di mattina a mezzanotte, ogni 15 minuti, il passaggio di un convoglio che permette di raggiungere il centro di Milano in poco tempo. Molte, però, le note dolenti: parcheggio insufficiente, servizi inesistenti, nonostante il Sindaco abbia indicato nelle sue linee programmatiche la riqualificazione della stazione ferroviaria come un obiettivo di mandato ”perché diventi il fulcro del sistema di trasporto cittadino, per una mobilità sempre più moderna e veloce”». Così, anche in Regione, nei giorni scorsi si è riacceso l’interesse dell’opposizione sui problemi strutturali di questa linea gestita da Trenord. In particolare, Micheli, partendo proprio dal caso di Segrate - prima stazione extraurbana sulla linea servita dai treni della S5 e della S6 -, ha commentato: «Una cartolina inaccettabile, in vista dell’Expo 2015, per Milano e la Lombardia visto il futuro da prima della classe della fermata, porta d’accesso all’Idroscalo, meta dei visitatori di tutto il mondo». Ha continuato poi dicendo: «Ho chiesto all’Assessore Del Tenno di prendere atto della situazione in cui versa questa fermata affinché si preveda un intervento di riqualificazione così da portare, mi auspico in breve tempo, questa importante realtà a un livello degno dell’area metropolitana». In settimana, l’assessore ha già rilasciato alcune dichiarazioni in merito, riferendo che sulla tratta Bergamo-Milano, negli orari di punta, Trenord provvederà a ristabilire la sesta carrozza. Nessuna novità, invece, sul fronte pulizia e sui sessantadue nuovi treni annunciati da Regione e Trenord, ma di cui ancora non si conosce la destinazione. Insoddisfatti, i rappresentanti del Patto Civico e Pd, hanno obiettato: «Poche informazioni, insoddisfacente la risposta dell’assessore alla nostra Interrogazione, ci ha detto che la situazione è monitorata, per noi, però, non viene affrontata con gli interventi necessari, sia dal punto del rinnovo del materiale rotabile sia in termini di riorganizzazione della linea stessa. No, così non va». In attesa ora di sentire le risposte ufficiali di Segrate - la sua interrogazione sarà, infatti, all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale - Micheli ha già ricevuto qualche risposta dal neo assessore ai Lavori Pubblici, Guido Pedroni, che ha in parte chiarito la situazione: «Riguardo alla zona antistante alla stazione, la riqualificazione spetta a Segrate Village (il quartiere che sorge alle spalle della stazione). Quest’opera è, infatti, inserita nella convenzione con l’operatore, al momento, però, fermo con i lavori. Sarà mia premura vigilare». Dura la replica di Micheli alle dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, in una intervista a SkyTg24 in cui avrebbe sostenuto che gli abbonamenti ferroviari in Italia sono bassi e che dovrebbero aumentare, almeno come in Spagna, dove costano il doppio. «Cinquanta euro è il costo su Trenord di un abbonamento mensile per la fascia tra 21 e 25 Km. Non si tratta di una cifra alta, ma non vedo come si potrebbe chiedere un aumento fino a quando non saranno garantiti davvero puntualità, pulizia, servizi decorosi alle stazioni. E soprattutto – ha rilevato Micheli – è un costo che non va aumentato fino a quando la crisi economica continuerà a premere soprattutto su chi utilizza i treni pendolari: lavoratori, studenti e precari. Non è a loro che va chiesto di rinsanguare i bilanci di Trenitalia e di Trenord».
Cristiana Pisani

 

Degrado alla stazione di Segrate 2

Degrado alla stazione di Segrate 3